Zani: rispetto ai prezzi dello scorso anno c’è un’indubbia ripresa ma in molti comparti siamo ancora sotto i costi di produzione - Migliore l’andamento delle coltivazioni rispetto alla zootecnia
Segnali incoraggianti di ripresa si avvertono nel settore agricolo dove sono aumentati del 12 per cento a settembre rispetto allo scorso anno i prezzi alla produzione. “Tuttavia – fa notare il presidente della Coldiretti virgiliana, Gianluigi Zani – in diversi comparti, i prezzi rimangono ancora al di sotto dei costi di produzione, a causa delle forti riduzioni che si sono verificate lo scorso anno”.
A settembre, rispetto allo scorso anno - precisa la Coldiretti - si segnala un aumento del 18 per cento nei prezzi alla produzione delle coltivazioni, che riguarda tutti i comparti, con i cereali che mettono a segno un +35%, la frutta (+20%), gli ortaggi e legumi (+14%) e, in misura più lieve, il vino (+3%) mentre l’olio di oliva, in controtendenza, cala del 16%.
Per gli allevamenti, l’aumento medio è stato del 6% con incrementi maggiori per i lattiero-caseari (+16%) grazie alle buone performance dei formaggi, tra i quali spiccano il Parmigiano Reggiano (+32%) e il Grana Padano (+21%). Relativamente agli altri comparti, ad eccezione del pollame (+3%), segnano ribassi le uova (-7%), i suini (-3%), gli ovi-caprini (-3%), i bovini (-1%) e i conigli (-4%).
La Coldiretti sta promuovendo un progetto per una filiera agricola tutta italiana “con l'obiettivo – spiega il presidente Zani – di tagliare le intermediazioni ed arrivare ad offrire prodotti ‘firmati’ dagli agricoltori e venduti al giusto prezzo attraverso una vasta rete di consorzi agrari, cooperative, agrimercati ed imprese agricole che fanno vendita diretta”.