9 Novembre 2018
Suini, Coldiretti Mantova incontra Anas. Verso sperimentazione coi veterinari

 Suini, Coldiretti Mantova incontra Anas. Verso sperimentazione coi veterinari 
Coldiretti Mantova informa i suinicoltori sulle novità relative al benessere animale. Mantova, con 1,2 milioni di capi allevati, è la seconda provincia d’Italia dopo Brescia. Ieri pomeriggio l’organizzazione guidata da Paolo Carra ha incontrato il presidente dell’Associazione nazionale allevatori di suini (Anas) Thomas Ronconi e il direttore Maurizio Gallo per individuare allevatori disponibili ad avviare una sperimentazione con la collaborazione dell’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna per la prevenzione della caudectomia negli animali allevati per la riproduzione o l’ingrasso.
“Coldiretti Mantova raccomanda a tutti gli allevatori di compilare entro il 31 dicembre, con l’assistenza di un veterinario, la check list sul benessere animale, obbligatoria ai sensi di legge – ricorda il presidente Carra -. Allo stesso tempo, sarà fondamentale avviare un dialogo con i 150 veterinari abilitati sull’animal welfare e partire con una sperimentazione in alcuni allevamenti sul mantenimento della coda”.
A livello europeo i principali Paesi produttori di suini hanno avviato un dibattito sul tema della caudectomia, per verificare la sussistenza o meno di riscontri positivi sul benessere animale. 
“Desideriamo costruire un dossier per la Commissione europea – spiega Claudio Veronesi, suinicoltore di Sustinente – e nel Mantovano ipotizziamo di coinvolgere quattro o cinque allevamenti su base volontaria”.
L’incontro col prefetto. Nei giorni scorsi, inoltre, il presidente Paolo Carra e il direttore Erminia Comencini hanno incontrato il prefetto Sandro Lombardi, per informare della rapida diffusione della peste suina africana in alcuni paesi dell’Europa orientale.
La rapida mobilità dei cinghiali quali veicoli del contagio – denuncia Coldiretti Mantova - preoccupa seriamente il comparto suinicolo, che rappresenta nella sola Lombardia il 40% della produzione suinicola nazionale. Il rischio di una epidemia potrebbe causare conseguenze socio-economiche devastanti, mette in allarme Coldiretti Mantova.
La giunta regionale lombarda lo scorso giugno ha autorizzato gli imprenditori agricoli a intervenire con azioni di controllo e contenimento delle popolazioni di cinghiale presenti e potenzialmente dannose.
“Abbiamo chiesto alla prefettura di intervenire per adottare tutte le misure di sensibilizzazione degli operatori e della cittadinanza ritenute più opportune per assicurare agli imprenditori agricoli il proficuo sviluppo delle attività economiche sul territorio - riassume il direttore di Coldiretti Mantova, Erminia Comencini -. Ringraziamo il prefetto Lombardi per aver dato seguito al nostro appello, con un’azione capillare verso tutti i Comuni del mantovano, gli organi e le istituzioni chiamate a monitorare sulla eventuale presenza di cinghiali sul territorio”.

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