18 Gennaio 2017
“Salviamo il suolo”: da Quistello l’appello di Coldiretti contro il cemento selvaggio

“Dal 2012 al 2015 metà dei comuni mantovani hanno consumato suolo nonostante il calo della popolazione”. Lo ha detto Paolo Pileri, professore di Progettazione e pianificazione urbanistica del Politecnico di Milano, intervenendo al convegno organizzato da Coldiretti e parrocchia di Quistello “La terra e i suoi abitanti: quale convivenza?”, che si è tenuto il 14 gennaio al cinema teatro Lux di Quistello nell’ambito delle celebrazioni di Sant’Antonio.
Dopo l’intervento del vescovo emerito di Mantova Roberto Busti, incentrato sull’enciclica Laudato sì di Papa Francesco, che al consumo di suolo fa più volte riferimento, la parola è passata proprio a Pileri: “In provincia di Mantova – ha spiegato lo studioso ricordando i dati dell’ultima edizione del Rapporto sul consumo di suolo dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – ogni minuto viene consumato mezzo metro quadrato di suolo. Bisogna cominciare a dire dei “no” nei consigli comunali, perché sotto i nostri piedi c’è il 30% della biodiversità e il suolo è un grande produttore di servizi. E’, ad esempio, il più grosso deposito di carbonio dopo i mari”. Anche Pileri ha citato l’enciclica: “Non basta conoscere una risorsa, dobbiamo conoscere la sua capacità di rigenerarsi. E perché 2 centimetri e mezzo di terra tornino a essere fertili servono 500 anni”.
“Dagli anni ’50 in poi, la corsa alla cementificazione è stata giustificata con l’incremento demografico, che già negli anni ’70 ha rallentato, e in seguito con la necessità di costruire infrastrutture e stabilimenti - ha aggiunto Sara Paraluppi della Confederazione nazionale di Coldiretti – ma ora ci troviamo con capannoni vuoti e strade deserte”. Tra gli esempi citati da Paraluppi l’autostrada Brebemi, “costosa e deserta e costruita tagliando addirittura in due alcune aziende agricole, i cui terreni sono stati espropriati”. “Servono regole chiare – ha proseguito - per evitare che l’economia di pochi pesi su tutta la collettività. Cosa fare? Ad esempio sottoscrivere il testo della campagna #SALVAILSUOLO, che riunisce oltre 400 organizzazioni europee, tra cui Coldiretti, Acli, Fai, Legambiente e Slow Food, nell’obiettivo comune di raccogliere un milione di firme per una legislazione specifica a tutela del suolo”. (La petizione può essere firmata sul sito https://www.salvailsuolo.it, ndr).
Al Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra il compito di tirare le somme della mattinata di lavori: “E’ importante che prendiamo coscienza anche di questo problema. Nella nostra provincia produciamo beni ad alto valore aggiunto che vengono esportati con successo in tutto il mondo: pensiamo, ad esempio, al lattiero-caseario, al settore vitivinicolo, ai meloni. Non possiamo pensare di continuare a vivere una contrapposizione tra la qualità di ciò che produciamo e la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Tutelare il suolo è una delle basi per continuare a produrre con le caratteristiche che tutti ci riconoscono. E tutelarlo significa anche battersi affinché non venga sacrificato per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione”.
Durante l’incontro è stato ricordato l’impegno della cooperativa “Il Grifo”, produttrice delle caciotte solidali a favore delle aziende colpite dal sisma: al presidente della cooperativa sarà consegnata, in segno di riconoscenza, la tradizionale statuetta di Sant’Antonio.

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