Fino a poco tempo fa coltivazione tipica del Mezzogiorno, il pomodoro raggiunge quest’anno un primato storico al Nord che, con oltre 36 mila ettari, rappresenta il 54 per cento dei terreni dedicati a questa coltura in un Paese come il nostro che è il terzo produttore mondiale dopo California e Cina.
“Con la raccolta in corso – fa osservare il presidente della Coldiretti virgiliana Gianluigi Zani – possiamo già fare alcune valutazioni: ci attendiamo una produzione di 4,5 milioni di tonnellate, di cui 2,4 dalla Pianura Padana, per un valore di oltre 200 milioni. La Lombardia, con i suoi 7 mila ettari, di cui quasi la metà nella nostra provincia, raccoglierà mezzo milione di tonnellate, con un ritorno economico alla produzione di 44 milioni di euro”.
“C’è pochissimo scarto, la qualità è molto buona, con un eccellente livello zuccherino e bassa acidità” spiega Paolo Voltini, presidente del Consorzio casalasco, una delle principali realtà associative del settore, che ha appena lanciato un superpomodoro senza Ogm e ad alto contenuto di licopene (importante antiossidante).
Il pomodoro è il condimento più acquistato dagli italiani. In media, ogni famiglia, secondo rilevazioni della Coldiretti, durante l'anno acquista 31 chili di pomodori trasformati: pelati (12 chili), passate (11), polpe e pezzi (5), concentrati ed altri derivati (3).
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la raccolta 2011 del pomodoro