26 Luglio 2013
Pac 2014-2020, ecco le novità per gli agricoltori

Dalla definizione di agricoltore attivo ai pagamenti diretti, sono tante le novità della Pac 2014-2020 che interesseranno gli agricoltori nei prossimi anni. La tematica è stata al centro del convegno “La nuova Pac, un’analisi dell’accordo del 26 giugno”, organizzato a Roma e promosso dal  Gruppo 2013, gruppo che opera all’interno del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione promosso da Coldiretti.
Al centro del workshop l’accordo del 26 giugno 2013 tra Consiglio, Parlamento Europeo e Commissione Europea, che ha riscritto integralmente le regole della Politica agricola: dal sistema dei pagamenti diretti, alla regolazione dei mercati nell’ambito della Ocm Unica, allo Sviluppo rurale. Il nuovo regime dei pagamenti diretti partirà dal primo gennaio 2015, le nuove misure di mercato e lo sviluppo rurale partiranno invece dal primo gennaio 2014.
I prossimi mesi saranno quindi decisivi per applicare la Pac a livello nazionale, perché una caratteristica di questa nuova politica è la sussidiarietà e la flessibilità, con ampi margini di manovra per gli Stati membri. Tante saranno le decisioni che il Governo e le Regioni dovranno adottare nei prossimi mesi: regionalizzazione e scelta regioni omogenee; aiuti facoltativi e/o relative percentuali del massimale (Pagamento di base, Pagamento ridistributivo per i primi ettari, Zone svantaggiate, Giovani agricoltori, Sostegno accoppiato con percentuali e settori, Piccoli agricoltori); criteri di assegnazione dei titoli; gestione della riserva nazionale; soglia minima pagamenti (100-400 euro; 0,5-1,0 ettari); convergenza interna, modalità, tempi e limiti; capping; definizione e applicazione dell’ Agricoltore attivo.
Proprio quest’ultimo aspetto sarà una delle scelte più importanti. L’idea è di ridurre la platea dei beneficiari della Politica agricola comune, riservando i pagamenti diretti a chi fa agricoltura sul serio e non come estrazione di rendita. Anche in considerazione della riduzione delle risorse della Pac destinate al I pilastro, è opportuno per questo che i beneficiari del futuro pagamento unico siano, prioritariamente, sebbene non esclusivamente, i veri agricoltori.
L’iniziativa del gruppo 2013 ha avuto una grande risonanza, sia perché è stata molto tempestiva, la prima in Italia su questo tema, sia perché è stata l’occasione per lanciare le prime ipotesi di lavoro per le scelte che l’Italia dovrà adottare nei prossimi mesi. In particolare i nuovi Piani di sviluppo rurale, le cui prime bozze dovranno esser pronte per gennaio 2014, in secondo luogo le decisioni sui pagamenti diretti che dovranno essere adottate entro il primo agosto 2014, che dovranno stabilire il futuro dei vecchi titoli della Pac e l’assegnazione dei nuovi titoli.

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