Zani: senza extracomunitari a rischio le nostre produzioni
I lavoratori extracomunitari sono sempre più essenziali all'agricoltura e alla zootecnia. Nelle stalle dove si ottiene il latte per il formaggio Parmigiano Reggiano un lavoratore su tre è indiano . Ma anche nell'allevamento dei suini e nella produzione dei prosciutti gli stranieri costituiscono una quota non indifferente della manodopera.
Lo fa rilevare la Coldiretti nel commentare l’aumento dell’8,8 per cento degli stranieri presenti in Italia che hanno raggiunto i 4,2 3 milioni, pari al 7 per cento dei residenti nel Paese. "Nella nostra provincia - aggiunge il presidente della Coldiretti virgiliana, Gianluigi Zani - la situazione è ancora più marcata. Secondo le nostre stime negli allevamenti mantovani siamo al 50 per cento di lavoratori extracomunitari. Una quota che la dice lunga sul fatto che le nostre stalle si troverebbero in forte disagio se dovesse venir meno questo apporto di manodopera sstraniera, che va vista quindi come una risorsa importante per le nostre produzioni di eccellenza. Anche nella raccolta di frutta e verdura - conclude Zani - l'apporto degli stranieri è fondamentale".
I lavoratori immigrati sono una componente in genere ben integrata nel tessuto economico e sociale del territorio. Nella zootecnia bovina sono presenti soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti nella pastorizia. In Italia sono presenti oltre 90mila stranieri che lavorano regolarmente in agricoltura. Nel Mantovano prevalgono gli indiani (75%) tra i fissi e marocchini (35%) ed ancora indiani (31%) fra gli avventizi addetti alle operazion di raccolta.