Al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano debuttano i frutti bio della terra. Sabato 5 maggio 2012 dalle ore 17, all’interno dell’IMAFestival, manifestazione internazionale legata ai temi del Cibo e delle Migrazioni, una task force di aziende agricole lombarde (da Brescia, Bergamo, Como, Milano e Pavia) presenterà: “casoncelli”, tradizionali ravioli ripieni di patate, formaggi di bufala, miele, marmellate, olio, verdure, salumi, pasta, torte. Tutto prodotto secondo le regole del biologico.
In Italia, con oltre 43 mila produttori, il bio copre più di un milione di ettari di superficie agricola, mentre in Lombardia coinvolge circa 14.650 ettari, contro i 15.676 del Veneto, i 30 mila del Piemonte o i 77.774 dell’Emilia Romagna. Il settore genera un miliardo e mezzo di fatturato annuo (siamo al quarto posto dopo Germania, Francia e Gran Bretagna) con una spesa media pro capite di circa 25 euro. Negli ultimi anni le vendite – secondo il Sistema di informazione nazionale sul biologico dal Ministero delle politiche agricole - le vendite hanno registrato un incremento medio del 4,5 per cento.
“Il bio è una delle risorse che l’agricoltura mette a disposizione dei consumatori e dell’intero Paese e l’attenzione che c’è verso questo comparto conferma anche l’importanza che la gente attribuisce all’origine dei prodotti, alla tracciabilità dal campo alla tavola e alla sicurezza alimentare che viene rafforzata dal rapporto diretto con gli agricoltori” commenta Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia.
“I prodotti biologici venduti direttamente trasmettono un valore di forte identità territoriale e di riconoscibilità del delicato e responsabile lavoro dell’imprenditore biologico italiano. Lavoro che, spesso, purtroppo viene vanificato da prodotti certificati biologici provenienti dall’estero, senza carta d’identità e con dubbia verificabilità dei processi produttivi” conclude Marco Camilli Presidente dell'Associazione Nazionale dell'Agricoltura Biologica di Coldiretti (ANAGRIBIOS).