Mele campanine domani a Roma per la
mostra sui “prodotti dimenticati” e salvati dall’estinzione dai farmer market
Le mele campanine forse da domani saranno un po’ meno “dimenticate”. Compariranno infatti in mostra a Roma, presso la sede della Coldiretti, giovedì 3 febbraio, nell’ambito della manifestazione “Farmer market in Italia: la spesa che batte la crisi”. Nella mostra dei prodotti dimenticati, da Mantova ci saranno appunto le campanine prodotte da Giuliano e Lorenzo Calciolari di San Rocco di Quistello, un’azienda che è accreditata con “Punto vendita di Campagna Amica” e che dà vita ad altri “dimenticati” eccellenti: la zucca mantovana, la mela rugginosa ed il peperone bianco mantovano. Tutti prodotti che vengono venduti direttamente ad amanti degli antichi sapori della nostra terra.
A Roma, domani si tiene la prima assemblea nazionale della società Agrimercati di Campagna Amica, con approfondimento sulla straordinaria affermazione di questa forma di vendita che sta conquistando milioni di consumatori. In controtendenza, rispetto all’andamento generale, la spesa nei mercati degli agricoltori nel 2010 ha realizzato la miglior performance nel commercio alimentare, con ottime previsioni per l’anno in corso.
Durante l’Assemblea, sarà presentato un completo dossier su questa realtà, che verrà analizzata in tutti gli aspetti, di natura economica, sociale, ambientale e culturale, nell’ambito di una tavola rotonda con la partecipazione di molti agricoltori che operano nei mercati di vendita diretta, di Roberto Weber (presidente Swg), Giuseppe De Rita (presidente Censis), Rosario Trefiletti (presidente Federconsumatori), Paolo Massobrio (enogastronomo) Paolo Scarpa Bonazza (presidente Commissione agricoltura del Senato) e Sergio Marini (presidente della Coldiretti).
A margine, la Mappa regionale dei mercati degli agricoltori, il Salone delle erbe dimenticate, con dimostrazioni sull’importanza del loro recupero per la cucina, la salute e la cura del corpo, la mostra “I cibi del passato”, comprese le nostre mele campanine, salvati dall’estinzione proprio grazie ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori.