12 Maggio 2020
Medica e prati stabili pagano la primavera siccitosa: raccolti in ritardo di due settimane. Coldiretti: in alcune zone del Basso mantovano produzioni giù del 25 per cento
“Nella zona di Goito siamo ancora quasi tutti fermi, dovremmo iniziare a raccogliere medica e prati stabili questa settimana, meteo permettendo”. Così Fabio Mantovani, vicepresidente di Coldiretti Mantova e allevatore di bovine da latte, torna sugli effetti dei cambiamenti climatici, perché lo slittamento in avanti di almeno 15 giorni del primo taglio di erba medica e prati stabili è figlio della siccità che ha accompagnato i primi mesi del 2020.
“All’inizio di aprile – ricorda Mantovani – siamo dovuti ricorrere a irrigazioni di emergenza, perché lo sviluppo delle piante era bloccato”.
In alcune zone del Basso mantovano, invece, le operazioni di sfalcio sono avvenute nei tempi. “Non ci sono stati ritardi – dichiara Kristian Minelli, allevatore di San Benedetto Po – ma la produzione è stata più scarsa rispetto a un’annata con andamento meteo più regolare. Il calo è stato di quasi il 25 per cento”.
Anche il frumento da foraggio e il loietto, in molte zone della provincia, hanno risentito della siccità e le prime stime di Coldiretti Mantova prevedono un calo del 20% rispetto alle rese per ettaro abituali.
I prezzi del fieno si aggirano intorno ai 125 euro alla tonnellata, in linea con lo scorso anno.