Elezione avvenuta nella mattinata odierna a Roma al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti Nazionale.
Rinnovati anche i vertici della Confederazione Nazionale
Presenti all’assemblea elettiva il Presidente provinciale Paolo Carra e il Direttore della Federazione Mauro Fiamozzi
Sergio Marini è stato confermato per il secondo mandato alla guida della Coldiretti per altri quattro anni dall’Assemblea elettiva partecipata dai presidenti regionali e provinciali e dai rappresentanti dei movimenti, che lo ha eletto all’unanimità, con scrutinio segreto. Nato a Terni il 27 luglio 1964 è laureato in Scienze Agrarie presso l’Università di Perugia. Vicepresidente nazionale è stato eletto Mauro Tonello, nato a Codigoro (Ferrara) il 9 aprile 1960, Presidente della Federazione Regionale dell’Emilia Romagna. Fanno parte della nuova Giunta esecutiva Gabriele Calliari, nato a Romeno (Trento) il 2 gennaio 1959, Presidente della Federazione Regionale del Trentino Alto Adige, Tulio Marcelli, nato a Firenze il 14 settembre 1972, Presidente della Federazione Regionale della Toscana, Gennarino Masiello, nato a Benevento il 1 luglio 1972, Presidente della Federazione Regionale della Campania, Pietro Santo Molinaro, nato a Marano Marchesato (Cosenza) il 1° novembre 1958, Presidente della Federazione Regionale della Calabria, Roberto Moncalvo, nato a Chivasso (Torino) l’8 agosto 1980, Presidente della Federazione Regionale del Piemonte, Ettore Prandini, nato a Leno (Brescia) il 27 luglio 1972, Presidente della Federazione Regionale della Lombardia e Piergiorgio Quarto, nato a Carbonara di Bari il 7 gennaio 1970, Presidente della Federazione Regionale della Basilicata.
Conferma scontata, in quanto la sua candidatura non ha avuto concorrenti. Una Coldiretti che da queste elezioni ne esce ringiovanita nella sua classe dirigente con qualche segnale di rinnovamento nella giunta.
Marini si e' detto convinto che la forza dell'Organizzazione risiede nel modello di sviluppo che la Coldiretti indica da tempo - la qualita' della vita conta piu' del PIL - e che oggi e' riconosciuto come valore dall'opinione pubblica.
Sul fronte politico, Coldiretti si e' mantenuta formalmente lontana dalla battaglia elettorale e questa volta - ha rimarcato Marini - si e' deciso di prendere posizione sui programmi anche se la Confederazione non esprime propri candidati. Al momento siamo interessati ad avere un confronto sui programmi e con chi sostiene il nostro modello di sviluppo come delineato nei dieci punti de “L’Italia che vogliamo” presentati a Cernobbio . Coldiretti - ha confermato Marini - con il suo milione e seicentomila aziende è sicuramente un bacino elettorale importante.
Tra le cose urgenti da affrontare, la riforma della Pac ribadendo l'insoddisfazione della Coldiretti, nonostante gli aggiustamenti introdotti dalla commissione agricoltura del parlamento europeo. "La capacita' dell'Italia di essere in Europa per l'agricoltura non e' ancora abbastanza forte", ha precisato, spiegando che e' intenzione di Coldiretti continuare a battersi per far comprendere la strategicità del settore.
Sono oltre 1,6 milioni gli associati alla Coldiretti che in aggiunta alle loro famiglie rappresentano il sistema di riferimento della principale organizzazione agricola italiana ed europea.
La diffusione della Coldiretti è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 96 federazioni interprovinciali e provinciali, 724 Uffici di Zona e 5.668 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente quasi in ogni comune del nostro Paese dove la Coldiretti ha fatto nascere tra l’altro 7000 punti vendita, botteghe e mercati degli agricoltori di Campagna Amica nei quali nell’ultimo anno hanno fatto la spesa 21 milioni di italiani.
La Coldiretti rappresenta il 65 per cento delle imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio che fanno parte delle associazioni di categoria (Fonte Camere di Commercio).