6 Luglio 2012
L’AGROALIMENTARE MANTOVANO AD UN MESE DAL SISMA

I DIRETTIVI SEZIONALI DELLE ZONE COLPITE DAL SISMA INCONTRANO LE ISTITUZIONI

Ad oltre un mese dal sisma che ha messo in ginocchio l’oltrepò mantovano, recentemente si è tenuto a Bondeno di Gonzaga un incontro che ha visto la partecipazione dei direttivi zonali Coldiretti del basso mantovano. Occasione per fare il punto con le istituzioni sia per quantificare i danni subiti dal settore primario a livello provinciale, sia per verificare le prime fasi della ricostruzione.

Contributi e risarcimenti per le aziende danneggiate, tempi e modalità di ricostruzione, vincoli burocratici, rischi ambientali e idraulici, scenari urbanistici, accesso al credito, sono stati gli argomenti trattati nel corso della serata, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo politico, sindacale ed istituzionale del panorama regionale e provinciale. Nel corso della serata interventi a cura di Carlo Maccari – Assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia ma anche in veste di sub-commissario per il sisma, di Alessandro Pastacci – Presidente della Provincia di Mantova, di Claudio Terzi – Sindaco di Gonzaga, di Fabio Paloschi  – Vice Presidente Camera di Commercio di Mantova, di Ada Giorgi - Presidente Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga, di Lucia Bellini - CreditAgri Lombardia e Gianfranco Drigo – Vice Direttore Coldiretti Mantova.

Sul tavolo le principali questioni che riguardano da vicino le imprese agricole in attesa di far pervenire concrete forme di aiuto e riattivare il settore agroalimentare mantovano che presenta una stima dei danni pari a 220 mln di euro: 795 imprese agricole e 27 cooperative danneggiate per 130 milioni di euro, danni anche alla produzione dei formaggi Grana e Parmigiano per ulteriori 90 milioni di euro. Congiuntamente alle province limitrofe colpite, questa zona di pianura realizza il 5% del valore della produzione agricola nazionale.

“Ma andando ad analizzare i dati a livello provinciale - afferma Paolo Carra presidente Coldiretti Mantova – ci accorgiamo che il sisma ha colpito un’area che interessa oltre il 51% delle imprese agricole a livello provinciale, con un’incidenza della SAU pari al 46% e con una quota relativa agli allevamenti che arriva al 61%”.

“Dal confronto, e da prime indiscrezioni, è emerso che il riparto dei fondi pro-terremotati – continua Carra – venga nella stragrande maggioranza assegnato all’Emilia, lasciando al mantovano solo le briciole. Come organizzazione ci auguriamo che questa notizia non corrisponda al vero. Nel caso lo fosse, chiediamo alle autorità preposte di impegnarsi in tutte le sedi per un’applicazione del riparto delle risorse disponibili corrispondente alla realtà dei fatti. Le nostre imprese agricole e agroalimentari hanno la necessità di ripartire al più presto, con aiuti immediatamente disponibili e non solo sulla carta, poiché sono le uniche attività che non possono essere delocalizzate, in quanto legate al territorio, alle materie prime e ai prodotti tipici, che sono espressione del loro zona di produzione”.
“Vigileremo sull’avanzamento dei lavori – conclude Carra – opponendoci in maniera forte ad eventuali distorsioni sulla destinazione dei finanziamenti, a tutela dei cittadini e delle imprese dell’intero tessuto economico mantovano"

In allegato foto del tavolo dei relatori
 
Da destra: Pastacci – Terzi – Maccari – Carra – Drigo - Paloschi


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