“Questo è l’ennesimo affronto che dobbiamo subire noi e che dovranno subire i consumatori - spiega Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova -. Noi continuiamo a chiedere trasparenza e tracciabilità, mentre l’Europa in questo modo crea confusione a apre spazi a produzioni che con la qualità del made in Italy non hanno nulla a che vedere”.
Gli agricoltori mantovani sono pronti a schierarsi alle frontiere con i colleghi di tutta la Lombardia per fermare le conseguenze di una decisione insensata e ribadire che deve essere riconosciuto l’obbligo d’origine.
Per gli allevatori, questo del latte in polvere è un affondo che rischia di peggiorare una situazione già difficile dovuta al calo delle quotazioni, crollate fino a 36 centesimi al litro. In pericolo sono soprattutto i formaggi freschi, che vengono consumati abitualmente dalle famiglie: in Italia il 65 per cento della popolazione mangia latticini e formaggi, con una preferenza, in termini di quantità, proprio per questa tipologia di prodotti. Che sarebbero quelli per i quali l'Unione Europea vorrebbe imporci il latte in polvere come ingrediente base.