Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti, ma spesso le aziende non hanno la copertura assicurativa. Circa il 60% delle aziende agricole mantovane non si assicura – riferisce il Codima, il Consorzio di difesa delle produzioni agricole - , con picchi negativi nell’Oltrepò Mantovano e dati migliori nell’Asolano. Il rischio è che, quindi, ora debbano pagare di tasca propria i danni causati dal maltempo, con episodi violenti sempre più vicini nel tempo.
Nell’ultimo mese e mezzo, nel Mantovano è successo tre volte. Il 14 maggio pioggia e grandine si sono abbattute nell’Alto Mantovano, a Poggio Rusco e Sermide, a Rodigo e Mantova. I danni maggiori li hanno subiti le aziende tra Solferino, Castiglione delle Stiviere e Cavriana: una sessantina quelle coinvolte, con danni (in alcuni casi fino al 100%) alle coltivazioni di cereali, vigneti, frutteti e ortaggi in pieno campo. A distanza esatta di un mese, il 14 giugno, una bomba d’acqua ha investito l’Alto Mantovano e l’Asolano, mentre il 19 giugno grandine e forte vento hanno distrutto fino al 70% di mais, pomodoro, insalata, soia e frumento tra Piubega, Ceresara e Guidizzolo, e hanno causato danni anche a mais e uva tra Cavriana e Solferino (fino al 50%) e a mais, vite e frumento nelle campagne del Viadanese (40/50%).
“Se continua così, il 2016 si appresta a diventare l’anno più bollente di sempre. Ed è preoccupante l’accumulo di energia termica che poi si scarica a terra con eventi meteo molto violenti. Si tratta dell’ennesima conferma – commenta il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra – della tendenza al surriscaldamento climatico. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili è sempre più importante il ricorso all’assicurazione come strumento per la gestione del rischio”.
A proposito di assicurazione, Coldiretti Mantova ricorda che è stata prorogata al 15 luglio la possibilità di assicurare le colture a ciclo autunno primaverile, come frumento e orzo, quelle permanenti, come vigneti e frutteti, e quelle a ciclo primaverile come mai, soia e pomodoro. Rimane, poi, la scadenza del 15 luglio per le colture a ciclo estivo, di secondo raccolto e trapiantate (per informazioni: Stefano Tonini, tel. 0376.375396).