25 Giugno 2012
Dall’agriturismo nel cinema al riscaldamento col latte per gli Oscar 2012 dell’agricoltura lombarda

Esportano le tipicità regionali in tutta Europa, ma non dimenticano le scuole dietro casa. Usano internet per controllare a distanza i propri animali, ma cercano di mantenere le colture del territorio. Sono proiettati verso il futuro e hanno una spiccata propensione ad innovare, ma al tempo stesso mantengono uno stretto legame con le tradizioni locali. Sono i giovani imprenditori della Coldiretti, premiati questa mattina a Milano, al Grattacielo Pirelli, con la consegna degli Oscar Green 2012 dell'agricoltura lombarda. Storie di idee e lavoro di coloro che hanno scommesso sull'agricoltura come leva competitiva per il Paese.

Sono 67 le aziende provenienti da tutta la regione iscritte alla sesta edizione dell'Oscar Green, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa su tutto il territorio nazionale per evidenziare e dare spazio all'innovazione in agricoltura. Lo slogan della manifestazione di quest'anno è “Oscar Green fa volare l'Italia”. Sette le imprese premiate nelle categorie “Ideando”, “Stile e cultura d'impresa”, “Non solo agricoltura”, “In Filiera”, “Campagna Amica”, “Esportare il territorio” e “Paese Amico”. Assegnate anche due menzioni speciali: “Tecnologia e tradizione” e “Vigneto storico”.

I vincitori sono: Marina Bernardi di Mignola Malonno (Brescia), Fabio Bonzi di San Giovanni Bianco (Bergamo), Andrea Marucchi di Valle Lomellina (Pavia), la Cooperativa Latteria di Livigno (Sondrio), Giancarlo Picco di Quinzanello di Dello (Brescia), Francesca Nadalini di Sermide (Mantova), la scuola elementare Salvatore Quasimodo di Brescia, Gianluca Renoldi di Lentate sul Seveso (Monza) e Marco Riva di Abbadia Lariana (Lecco).

“I volti e i racconti di questi giovani– spiega Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Lombardia – testimoniano la dinamicità della nostra agricoltura, nonostante un momento di crisi come l'attuale. Il settore primario può essere una delle colonne su cui basare il rilancio dell'Italia attraverso la valorizzazione del nostro territorio e dei suoi prodotti”.

GLI OSCAR GREEN 2012 
 
Ideando 

Il riscaldamento vien dal latte
Nell'azienda agricola Biancolatte, a Mignola Malonno, in provincia di Brescia, l'acqua utilizzata per le faccende domestiche è riscaldata grazie al tepore del latte appena munto, che ha una temperatura di circa trentacinque gradi centigradi. Nel 2011, Marina Bernardi ha scelto di scommettere sull'agricoltura aprendo quest'impresa e ha deciso di mettere la tecnologia al servizio della sua attività: mentre le sue vacche mangiano da un auto-alimentatore azionato da un computer, in stalla viene trasmessa in filodiffusione della musica classica. La sala mungitura è completamente piastrellata e nei periodi di maltempo viene pulita grazie all'acqua piovana raccolta in un'apposita cisterna. Tra i prodotti realizzati e venduti in azienda anche la mozzarella e formaggi al peperoncino, al miele e alla nutella.

Stile e cultura d'impresa

Il “Grande Fratello” entra in stalla
Una sessantina di capre spiate ventiquattr'ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Così il “Grande Fratello” entra in stalla. Succede a San Giovanni Bianco, lungo i pendii della Valle Brembana, nell'azienda di Fabio Bonzi, imprenditore agricolo di 29 anni. Titolare e gestore di tutto ciò che avviene nella sua impresa, dalla cura degli animali alla produzione del formaggio fino alla vendita diretta, Fabio ha deciso di installare alcune telecamere all'interno della stalla e dello spaccio aziendale per monitorare costantemente quello che succede in sua assenza. Le telecamere, infatti, sono collegate direttamente al suo cellulare.

Non solo agricoltura

Ciak, si mangia. All'ex cinematografo trasformato in agriturismo
Stanlio e Olio, Marilyn Monroe e Marlon Brando. A Valle Lomellina, nella provincia pavese, l'agricoltura si fonde con l'arte dello spettacolo all'insegna della multifunzionalità e un ex cinematografo si trasforma in agriturismo. Di proprietà dell'azienda agricola Pagetti e Marucchi, questo vecchio cinema (in funzione dal 1948 al 1975) è stato ristrutturato e trasformato in un luogo dove poter assaporare i prodotti e i piatti tipici del territorio: all'interno è stato ricavato un angolo adibito a museo cinematografico, con il proiettore e vari accessori, mentre sulle pareti si possono ammirare le locandine originali dei film trasmessi nella metà del secolo scorso.

In-Filiera

Dal latte al formaggio, alla scoperta della latteria più alta d'Italia
Un tour guidato alla scoperta della lavorazione del latte e della produzione del formaggio. Succede a oltre 1.800 metri d'altezza alla Cooperativa Latteria di Livigno (So), la più alta d'Italia, dove i consumatori possono osservare tutte le fasi della produzione attraverso alcuni finestroni che si affacciano sui locali di lavorazione. All’interno del caseificio è possibile anche visitare un museo dedicato agli strumenti utilizzati in passato nella filiera lattiero-casearia. Una struttura dalla doppia identità: produttiva da una parte, ricettiva dall'altra. Ogni anno, nella Latteria di Livigno si lavorano oltre due milioni di litri di latte prodotti da 25 soci della cooperativa: i differenti prodotti ottenuti si possono acquistare direttamente in loco nel punto vendita di Campagna Amica.
 
Campagna Amica

Il chilometro zero tra i banchi di scuola
Giancarlo Picco, 25 anni, aiuta il padre Giacomo nella conduzione dell'azienda di famiglia a Quinzanello di Dello, in provincia di Brescia, proseguendo l'attività iniziata dal nonno. Alleva una cinquantina di bovini della razza Limousine: parte della carne prodotta finisce nei piatti di quasi mille studenti, frequentanti l'istituto professionale agrario di Bargnano di Corzano e la scuola dell'infanzia di Mairano. Produttore di salamelle Deco (disciplinare dell'associazione comuni delle Terre Basse), Giancarlo rifornisce anche diversi agriturismi bresciani. Da 24 anni in azienda è attivo un punto di vendita diretta.
 
Esportare il territorio

Dalla scrivania ai campi di melone alla conquista dei palati stranieri
Cinque anni fa Francesca Nadalini ha deciso di cambiare vita. Abbandonato il mondo della comunicazione multimediale ha scelto di dedicarsi all'attività di famiglia: la produzione del melone mantovano. In particolare si occupa della parte commerciale e del marketing aziendale, mentre il padre Roberto continua a seguire la parte agronomica e lo sviluppo del prodotto. Ogni anno l’azienda Nadalini produce oltre tre milioni di meloni. Il 30 per cento circa del fatturato ottenuto proviene dalla vendita in altri Paesi Europei o extra-europei come l'Inghilterra, la Svizzera, la Germania, l'Olanda, la Danimarca e l'Austria.

Premio Speciale “Paese Amico”

Generazioni diverse unite nel segno della terra
Alla scuola elementare Salvatore Quasimodo di Brescia, l'insegnante Marida Baxiu ha portato l'agricoltura in classe. In un’area confinante con l’istituto, grazie alla collaborazione e alla supervisione dei pensionati di Coldiretti è stato realizzato un orto di circa 400 metri quadrati, coltivato da quasi 200 bambini della scuola. Generazioni diverse unite nel segno della terra, per sperimentare e conoscere le regole della natura, l'origine del cibo che mangiamo e l'interazione tra mondo animale e vegetale. Il primo orto didattico di Campagna Amica realizzato in città ha trovato l'appoggio dei genitori degli studenti: alcuni di loro si sono resi disponibili a prendersi cura di frutta e verdura durante i mesi estivi, per mantenerle in buone condizioni in vista del prossimo anno scolastico.

Menzione speciale “Vigneto storico”

L'ingegnere meccanico che risveglia i vitigni dormienti
Marco Riva è un ingegnere meccanico, ma dall'anno scorso ha deciso di dedicarsi anche a una nuova attività: risvegliare vigneti dormienti e recuperare viti secolari. Insieme alla compagna Margherita Mangioni, laureata in economia e commercio, a Linzanico un borgo medioevale nel comune di Abbadia Lariana (Lc), sulla sponda orientale del lago di Como, ha fondato un'azienda recuperando un vigneto storico abbandonato da anni. Attraverso la collaborazione con la Fondazione Fojanini ha scoperto sul suo piccolo appezzamento di terreno l'esistenza di viti antiche e rare, che ora sta cercando di riportare a nuova vita .
 
 Premio speciale “Tecnologia e tradizione”

Dal latte di qualità all’agri-brunch per una nuova cultura del cibo
Nell’azienda agricola “La Botanica” di Lentate sul Seveso (Monza), gestita da Gianluca Renoldi di 23 anni e dalla madre Elena Cazzaniga, tradizione e innovazione si fondono. Nata come tipica impresa zootecnica di bovini da latte, negli ultimi anni si è evoluta puntando sulla tecnologia e su attività originali. La produzione di latte di alta qualità continua: yogurt, formaggi e gelati ottenuti dalla sua trasformazione sono venduti nello spaccio aziendale in confezioni amiche dell’ambiente. I formaggi, ad esempio, sono avvolti in una volantino che illustra la storia del prodotto con alcuni consigli di cucina, rilegato con nastri in tessuto. L’azienda è anche agriturismo: ogni domenica mattina (dalle ore 11.00 alle 14.00) è servito un agri-brunch dove si possono assaggiare pizze, focacce, dolci, piatti caldi e freddi fatti in casa con ingredienti coltivati e prodotti nella stessa azienda. Fattoria didattica da diversi anni, “La Botanica” ospita anche studenti universitari e delle scuole professionali per stage curricolari.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi