12 Marzo 2012
Crisi, pagamenti lunghi da parte dei comuni: colpito oltre il 50 per cento dei vivai lombardi

A volte passa quasi un anno e mezzo prima di vedere i soldi. Oltre il 50 per cento delle 2.800 aziende florovivaistiche della regione – spiega Coldiretti Lombardia su stime di Assofloro – ha problemi a incassare dai Comuni il pagamento di lavori già realizzati: se nelle manutenzioni di solito il tempo medio di saldo oscilla fra i 60 e i 90 giorni, per altre tipologie di interventi, come ad esempio il rifacimento di giardini o la sostituzione di piante, i vivai rischiano di restare nel limbo per oltre un anno.

“Una situazione insostenibile – spiega Fulvio Saldini, Presidente di Assofloro Lombardia – soprattutto in un momento in cui ogni risorsa è importante e le aziende non si possono permettere di avere scoperti consistenti”. Anche perché – spiega Coldiretti Lombardia – nonostante le buone intenzioni, le banche fanno fatica a concedere finanziamenti o prestiti ponte. Per resistere  – commenta la Coldiretti regionale - alcune aziende sono costrette a diminuire il personale, gli investimenti e, nei casi peggiori, a vendere terreni o strutture. E’ assolutamente necessario – aggiunge la Coldiretti - far tornare i tempi di pagamento della pubblica amministrazione a un livello di fisiologico buonsenso.

“Alla fine si cerca di arrangiarsi – racconta Fernando Fiori, vivaista di Varese e presidente della Coldiretti provinciale – c’è chi ha preso a gennaio i soldi dell’anno scorso. I tempi sono lunghi e ogni Comune fa un po’ quello che vuole”. C’è l’amministrazione che ha problemi di bilancio, quella che ha dovuto spostare su altri settori fondi già stanziati per il verde o quella che ha tutto bloccato per i vincoli del patto di stabilità. “E’ una giungla” ammette Fiori. “I funzionari pubblici – aggiunge Angelo Vavassori, direttore di Assofloro regionale – hanno anche un atteggiamento comprensivo, ma quando si chiede il saldo delle fatture, ti dicono: vorremmo ma non possiamo, dobbiamo rimandare. Prima del 2009 succedeva, ma non era così frequente. Poi la cosa è peggiorata sempre di più”.

Alla fine – spiega la Coldiretti Lombardia – si innesca una reazione a catena che non risparmia neppure chi si limita a fornire le piante ai giardinieri. “Se chi fa manutenzione non viene pagato, a sua volta non può saldare il debito con le nostre aziende – spiega Giancarlo Ghilotti, vivaista e vice presidente del Distretto Florovivaistico Cannetese (Mantova) – si può arrivare ad aspettare anche un anno”.

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