30 Giugno 2020
Coldiretti Mantova in assemblea approva un bilancio 2019 positivo. Carra: ci attendono sfide epocali per il Covid. Export e qualità le soluzioni

Con un bilancio 2019 che si chiude con un attivo positivo, che conferma una Federazione solida (l’utile è stato destinato a riserva), Coldiretti Mantova guarda al futuro con la consapevolezza che le sfide dei prossimi mesi non riguarderanno solamente l’agricoltura, ma tutta la società, per gli effetti lasciati dall’esplosione primaverile del Coronavirus e le conseguenze che potrebbe avere in termini economici e sociali.

“La struttura ha risposto all’emergenza Covid nel mondo corretto – ha detto il presidente Paolo Carra nel corso dell’assemblea annuale, condotta in videoconferenza e con tutte le zone territoriali di Coldiretti collegate -. Abbiamo raggiunto risultati che ci permettono di affrontare il domani con serenità, consapevoli che stiamo attraversando una delle fasi più difficili dell’agricoltura”.

Carra parla di “congiuntura drammatica” e cita come esempio quello del vino. Il rallentamento dell’export e le giacenze, infatti, “potrebbero portare a problemi di spazi nelle cantine, oltre ad eventuali ripercussioni di mercato”. Il discorso potrebbe valere in chiave di crollo di mercato e di volatilità incontrollabile anche per altri settori, dalle produzioni Dop all’ortofrutta, dalla carne bovina ai vitelli a carne bianca, fino al settore floricolo e agli agriturismi, segmenti che hanno particolarmente sofferto durante il lockdown.

E proprio il presidente Carra si fa portavoce delle linee di indirizzo che dovrebbero portare Regione Lombardia a riservare risorse per le attività maggiormente in difficoltà, attraverso fondi recuperati dal Programma di sviluppo rurale.

Il Covid-19 ha riportato al centro del dibattito il ruolo dell’agricoltura e il suo futuro. “Fino a qualche mese fa le parole d’ordine erano sostenibilità e ambiente – ricorda Carra – oggi sono temi che paiono accantonati, come sugar tax e plastica tax, elementi che comunque torneranno a interessare la politica e l’opinione pubblica. Ma quando nelle prime settimane di lockdown in alcuni supermercati più di uno scaffale è rimasto temporaneamente vuoto, l’attenzione dei cittadini si è spostata sull’attività agricola e sulla sovranità alimentare. In tema di diritti diventa dunque inevitabile prendere in debita considerazione il tema del diritto al cibo, soprattutto in una società dove vi sono numeri che dicono che il 15% dei bambini non riesce a fare tre pasti al giorno”.

Preoccupazioni da parte del presidente Carra sono state espresse per la tenuta dell’economia, con le previsioni sul Pil che scenderà probabilmente del 12% con impatto sul debito. “Entreremo in una fase molto complicata – afferma – e lo dico pensando anche al futuro delle nostre imprese agricole, perché il deterioramento della capacità di acquisto dei consumatori si ripercuoterà sulle nostre produzioni, forse anche quelle a maggior valore aggiunto. Diventerà ancora più importante strutturarsi per affrontare i mercati esteri e per ragionare in termini di filiera, perché chi non riuscirà a dialogare direttamente con la grande distribuzione e con il consumatore sarà fortemente penalizzato”.

Parte del futuro dell’agroalimentare resta appeso alla burocrazia, che resta, anche nelle parole del direttore di Coldiretti Mantova, Erminia Comencini, “una grande difficoltà per il rallentamento delle pratiche, aspetto talvolta non compreso dagli associati, ma che per chi dialoga con la Pubblica Amministrazione quello dei ritardi e delle difficoltà nelle procedure è un nodo da sciogliere”.

Resta fermo l’impegno di Coldiretti Mantova “per offrire servizi ancora più veloci, completi e al passo con l’evoluzione che sta vivendo il sistema agricolo, dove l’elevata specializzazione caratterizza sempre di più le imprese”.

L’anello di raccordo fondamentale fra la struttura centrale e il territorio è rappresentato dai presidenti di sezione, dagli uffici periferici e dai segretari di zona. A loro, per l’impegno costante anche in un momento molto complesso come quello del Covid-19, è andato il ringraziamento del vicepresidente Fabio Mantovani e dei vertici di Coldiretti Mantova.

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