1 Giugno 2017
Coldiretti Mantova, il bilancio conferma il trend positivo

Chiude con segno più il bilancio di Coldiretti Mantova, che conferma così la tendenza positiva dello scorso anno. Pari a oltre 500 mila euro l’utile d’esercizio, mentre il patrimonio netto supera il milione di euro. I numeri dell’associazione di categoria sono stati presentati il 30 maggio all’assemblea dei soci, riuniti nell’auditorium del Consorzio Latterie Virgilio alla presenza del direttore di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti. Sia il bilancio consuntivo 2016 sia il previsionale 2017 sono stati approvati all’unanimità dagli aventi diritto al voto.

“Un risultato – ha detto il Presidente Paolo Carra – che ci consente di rendere concreti due obiettivi: rilanciare i servizi, anche includendo nel nostro organico nuove professionalità, e lavorare per dare ai soci una visione di medio periodo. Il sistema agricolo, infatti, ha bisogno più di altri di capire cosa potrà succedere in futuro, perché la reattività è, per ovvi motivi, inferiore rispetto a quella di altri comparti. Una debolezza, questa, che si accompagna all’impossibilità di delocalizzare: per questo ci serve un sistema Paese che funzioni”.

L’assemblea è stata anche l’occasione per un saluto all’assemblea da parte del direttore uscente Giovanni Roncalli, che ha salutato ricordando la “grande capacità degli imprenditori agricoli mantovani”, e per un augurio di buon lavoro al nuovo direttore, Erminia Comencini. “Il mio ruolo – ha detto Comencini – sarà quello di consolidare il risultato positivo ottenuto da chi mi ha preceduto, un risultato che mi permette di guardare avanti e che andrà riversato sulle professionalità che ogni giorno lavorano per le aziende e su voi soci, attraverso un miglioramento continuo dei servizi”.

Nel segno dell’analisi di medio e lungo periodo prospettata dal presidente Carra l’intervento di Angelo Frascarelli, che ha chiuso l’assemblea parlando del futuro della Pac dopo il 2020. “Ci sarà quasi certamente una Pac anche dopo il 2020 – ha spiegato Frascarelli dopo aver premesso che la nostra agricoltura vive meno di Pac rispetto a quella di altri Paesi – ma gli obiettivi che si prefiggerà saranno più di carattere sociale e ambientale rispetto al passato. E diminuiranno, molto probabilmente, i pagamenti diretti”. Tra i vari scenari post Pac, Frascarelli propende per la “rifinalizzazione della politica agricola comune”, con un orientamento al mercato e alla politica di sviluppo rurale, per l’innovazione e la vitalità delle zone rurali. Lo studioso ha accennato anche al regolamento Omnibus, che, se approvato, entrerà in vigore nel 2018: “Questo regolamento – ha detto – offrirà poche possibilità di aggiustamento della Pac attuale”. Tra i cambiamenti possibili c’è, però, la riduzione della soglia di indennizzo dal 30% al 20% per le polizze assicurative agevolate.

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