“Non dovrebbero esserci grandi stravolgimenti – spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra -, ma alcune modifiche nei piani di semina si cominciano a notare. Per alcune colture, in particolare, i nostri imprenditori stanno cercando di rispondere alle esigenze del mercato, con l’obiettivo di immettervi, per la prossima stagione, prodotti di qualità a chilometro zero in quantità tale da soddisfare una domanda crescente. Mi riferisco, ad esempio, a frutti come l’anguria, per la quale, con oltre 700 ettari di superficie coltivata, siamo leader in Lombardia e che l’anno scorso ha avuto un boom di vendite”.
Tra i cereali il più penalizzato è il mais da granella – spiega Coldiretti Mantova – il cui calo dipende dai costi di produzione, e quindi dai margini risicati, e dai timori sulla scarsità di acqua nelle campagne. Va meglio per il mais da biomassa e per il grano tenero, che si raccolgono a giugno e quindi sono meno soggetti al rischio siccità. Sostanzialmente stabili gli altri cereali.
Drastico il calo della barbabietola da zucchero, coltivata su una superficie di oltre 1600 ettari, più del 60% del totale lombardo: la chiusura degli zuccherifici vicini rende poco sostenibile dal punto di vista economico questa produzione, sulla quale peserebbero in maniera eccessiva i costi di trasporto. Previsto, al contrario, un incremento consistente dell’anguria, che l’anno scorso, complici la qualità molto elevata e il grande caldo, è stata premiata dal mercato.
La previsione di un aumento delle superfici a frumento e di un calo delle superfici a mais riguarderebbe tutta l’Italia Nord Orientale: a dirlo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat, che per la campagna 2015/2016 indica il frumento tenero in crescita del 5% e il mais in calo del 4%.