15 Luglio 2016
BOOM DELLE IMPRESE GIOVANI: MANTOVA SUL PODIO REGIONALE

Volano le imprese giovani in Lombardia. Secondo un’elaborazione della Coldiretti regionale e della Camera di Commercio di Milano, nell’ultimo anno (fra il primo trimestre 2015 lo stesso periodo del 2016) in media ne è nata una ogni tre giorni, con un incremento di quasi il 78%, passando dalle 148 iscrizioni dell’anno scorso alle 263 attuali. In totale – continua l’analisi di Coldiretti e Camera di Commercio di Milano presentata in occasione della consegna degli Oscar Green - le imprese agricole con un titolare giovane sono oltre tremila, con un 22% rappresentato dalle ragazze. Stabili le cessazioni, ferme a quota 56. Le province che hanno fatto registrare i maggiori incrementi sono Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia e Sondrio. Il record in Valtellina con + 35 nuove aziende giovani fra il 2015 e il 2016.

Non ha ancora compiuto un anno l’azienda di Leonardo Scaglioni, 22enne di Ceresara: “Ho cominciato a ottobre dell’anno scorso seminando mais, frumento e soia biologici su 17 ettari di terreno e l’anno prossimo produrrò anche pomodori”, spiega Leonardo, che dopo aver studiato per diventare geometra ha deciso di seguire la propria passione: “Sono nato sui trattori, fare questo lavoro mi piace molto. E d’accordo con mio padre, che gestisce un’altra azienda, ho deciso di fare questo passo”.

Alice Perini, 30 anni, neomamma, è titolare dallo scorso marzo dell’azienda agricola di famiglia. Laureata in comunicazione sociale, ha lavorato come impiegata e bibliotecaria, e ora, con l’aiuto della madre coltiva circa 4 ettari di terra a Villimpenta: 3500 metri quadrati tra lavanda e issopo, una pianta aromatica dal profumo intenso, e la parte restante a girasole. “Produciamo olio essenziale e acqua di lavanda e stiamo sperimentando i biscotti e le confetture di lavanda – racconta Alice - . Abbiamo anche le api, con le quali stiamo cominciando a produrre il miele”. I progetti non finiscono qui: “I girasoli saranno sostituiti dai piccoli frutti e in autunno farò un corso per la terapia con gli asini. Il mio sogno è che l’azienda diventi presto una fattoria sociale, per lavorare con i bambini che hanno difficoltà”.

Vittorio Giovannini, 38 anni, di Pegognaga, ha lavorato per 5 anni come dipendente in un caseificio, ma a dicembre ha aperto un’azienda agricola, per tornare a lavorare i terreni del nonno: “Avevo questa terra di proprietà della mia famiglia e da piccolo ero sempre in campagna. Ho deciso di impiantare dei vigneti per produrre il lambrusco. Per ora sono circa 2 ettari, ma l’obiettivo è di aumentare la superficie nel giro di due o tre anni. Inizialmente conferirò l’uva a una cantina, ma non escludo di avviare, in futuro, una mia produzione di vino”.

Secondo un sondaggio Coldiretti/Ixè il 57% dei giovani preferisce la gestione di un agriturismo rispetto al lavoro in una multinazionale o all’impiego in banca. E questo anche perché il 78% di chi ha iniziato un’attività agricola è più contento di prima. In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – oltre 700 giovani imprenditori lavorano nella coltivazione dei cereali e del riso, quasi 250 nella viticoltura, più di mille nel settore dell’allevamento (da bovini ai suini, dagli avicoli agli ovicaprini) e delle coltivazioni legate alla zootecnia, 200 nel florovivaismo, quasi 170 si occupano di ortofrutta, ma anche di spezie e piante aromatiche, 119 sono impegnati nella silvicoltura e 12 si occupano di pesca in acqua dolce e di allevamento ittico.

Oggi le aziende agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati: la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che nonostante studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”.
Negli ultimi 5 anni inoltre gli iscritti alla facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali della Cattolica nei campus di Piacenza e Cremona sono aumentati di quasi il 60%, mentre alla Statale di Milano la crescita sfiora il 48% visto che si è passati da 2.712 a oltre quattromila studenti. Dal 2010 a oggi sono cresciute anche le nuove immatricolazioni: +86% per le Scienze agrarie in Cattolica, +47% per Veterinaria alla Statale di Milano e +13% per Scienze agrarie e alimentari sempre nell’ateneo meneghino.

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