21 Dicembre 2017
Bonus verde, Carra: “Incentivo per le aziende e per l’ambiente”

“Un incentivo per un settore importante della nostra economia, che potrà avere risvolti positivi anche sulla riduzione delle smog nei nostri centri abitati”. Questo il commento del Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra alla notizia del “Bonus verde” inserito nella manovra 2018, che contiene importanti misure per il settore agricolo. Il “Bonus verde”, in particolare, prevede la detrazione ai fini IRPEF del 36% delle spese sostenute per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Il bonus si applicherà nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali, con detrazione spalmata in dieci anni.
Oltre a rappresentare una boccata d’ossigeno per il settore florovivaistico, che in Lombardia vede la presenza di circa 5 mila imprese attive sia nella coltivazione che nella manutenzione e gestione del verde, il bonus sarà un impulso importante per migliorare l’estetica e la qualità ambientale dei centri abitati. A Mantova, secondo un’elaborazione di Coldiretti Mantova su dati Istat, i cittadini possono disporre di 50,8 metri quadrati di verde urbano a testa, a fronte di una media italiana di 31,1 metri quadrati. In totale si tratta di circa 254 ettari, che si stima siano in grado di ripulire l’aria da oltre 5 tonnellate di polveri sottili. Un dato che grazie al “Bonus verde” potrà essere migliorato.

Nel resto della regione, ci sono più alberi, siepi, aiuole e prati a Lodi (46,8 metri quadrati), Monza (67,9 metri quadrati), Como (69 metri quadrati) e Sondrio, dove ogni abitante ha a disposizione 312,4 metri quadrati di verde urbano. Mentre valori più bassi si registrano a Lecco (14,1 metri quadrati a testa), Bergamo (18,4 metri quadrati), Varese (18,5 metri quadrati) e Brescia (29,5 metri quadrati), Cremona (31,2 metri quadrati) e Pavia (39,5 metri quadrati).
Per fare in che modo che le piante svolgano al meglio la loro funzione, è preferibile puntare su essenze autoctone, in grado di resistere più a lungo e quindi di svolgere un’azione di lunga durata. Una pianta adulta nell’arco di dodici mesi soddisfa il fabbisogno di ossigeno di 10 persone ed è in grado di assorbire dai 20 ai 50 chili di anidride carbonica, a seconda della specie. Le varietà più “mangia smog” sono larici, cipressi, salici, pioppi, betulle, tigli, ontani e aceri.

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