2 Agosto 2016
Assalto fauna selvatica: nel Mantovano 200 denunce soltanto nel 2014

Cinghiali, nutrie, piccioni, ma anche caprioli, volpi e corvi: non si ferma l’assalto della fauna selvatica. Dal 2004 a luglio 2016 – stima Coldiretti Lombardia - fra incidenti stradali e campi devastati, il bilancio dei danni a livello regionale ha sfiorato i 17 milioni di euro, con una media di duemila all’anno fra attacchi ai campi e incidenti stradali.  “Gli animali selvatici – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – sono in continuo aumento e anche i danni che provocano. La situazione peggiora ogni giorno, servono piani efficaci di riduzione ed eradicazione”.  Nel giro di dieci anni in Italia, ad esempio, i cinghiali sono raddoppiati superando il numero record di un milione, mettendo a rischio l’agricoltura ma non solo. Infatti nel 2015 in Italia ci sono stati 18 morti e 145 feriti per incidenti stradali causati dagli animali, denuncia la Coldiretti in occasione della mobilitazione nazionale a Firenze.
 
In Lombardia ogni anno in media si verificano oltre 200 incidenti stradali causati da animali selvatici: il 25% dei danni è colpa dei cinghiali, mentre il 60% è il risultato di scontri con caprioli cervi e daini, in particolare nelle zone di montagna (ma non mancano episodi in pianura come è avvenuto la settimana scorsa nel Lodigiano), c’è poi un 3% di schianti con nutrie e quasi un 5% con le volpi. Dal 2004 a oggi – spiega Coldiretti Lombardia – la stima dei danni stradali causati dagli animali ha raggiunto i 4 milioni di euro, con percentuali di incidenza a due cifre nelle province di Pavia (19,8%), Varese (19,9%), Sondrio (17,5%), Bergamo (13,8%) e Como (11,2%). Se poi si guarda al peso sul numero degli eventi: 1 schianto su 5 è causato dai cinghiali, con la metà dei danni concentrati su Pavia. Mentre a Lodi dal 2004 a oggi ci sono stati almeno 27 gli incidenti.
 
Peggiore la situazione dell’agricoltura che, con quasi 1.800 assalti ogni anno a livello regionale, – stima Coldiretti Lombardia – ha subito danni che sfiorano i 13 milioni di euro in dodici anni. Su tutto il territorio nazionale – rileva Coldiretti – i danni alle produzioni nel 2015 hanno raggiunto complessivamente i 100 milioni di euro. Un problema che – denuncia Coldiretti – mette a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole, soprattutto nelle aree interne, ma anche l’assetto idrogeologico e lo stesso ecosistema, sconvolto dalla presenza eccessiva dei selvatici ormai fuori controllo, senza dimenticare le preoccupazioni sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati.
 
Nel Mantovano, soltanto nel 2014, sono state circa 200 le denunce di danni causati dalla fauna selvatica, per la metà causati da nutrie. E proprio Mantova è la provincia lombarda che, con 168 mila esemplari, detiene il record di presenze di questo roditore. “Un animale pericoloso per l’ecosistema – commenta il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra - , per chi lavora nei campi e per la salute pubblica. E, inoltre, dannoso per le nostre aziende, perché causa perdite di raccolto. Le nutrie si nutrono, infatti, delle piantine appena germogliate oppure, nel caso del mais, rosicchiano la gamba per fare cadere la pannocchia e mangiarsela”.
(02/08/2016)
 
 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi