Con gli obblighi di rotazione colturale le superfici si prevedono in crescita 

Si preannuncia positiva la stagione della barbabietola da zucchero, coltivazione in crescita in provincia di Mantova, anche se con i circa 1.200 ettari è decisamente lontana dai fasti vissuti prima della riforma di settore voluta nel 2006 dal commissario europeo Mariann Fischer-Boel. All’epoca, ricorda Coldiretti Mantova, erano quasi 14.000 gli ettari destinati al bieticolo saccarifero.

Non resta che consolarsi con i primi risultati di una campagna di raccolta che è in corso e che sta dando esiti per ora interessanti. La conferma arriva da Andrea Costa, consigliere di Coldiretti Mantova e referente per la zona Ostiglia e Sermide. “Ho terminato da pochi giorni l’estirpo e ho sfiorato i 730 quintali per ettaro, che è una bella produzione – calcola Costa -. Il grado brix, che valuta il livello zuccherino della coltura, avrebbe potuto essere un po’ più elevato, perché si è posizionato su un tenore lievemente inferiore ai 14°, contro una media del territorio che dovrebbe aggirarsi intorno ai 14,5°, ma ho compensato con una buona resa”.

Calcolatrice alla mano, la barbabietola quest’anno sta regalando soddisfazioni, tanto che la combinazione di incentivi Pac e costi di produzione leggermente inferiori rispetto al 2022 stanno spingendo gli agricoltori a sottoscrivere contratti di fornitura anche pluriennali, garantendo così prospettive di pianificazione industriale agli zuccherifici e assicurando allo stesso tempo una corretta rotazione colturale che la riforma della Politica agricola comune impone come elemento chiave per ottenere i contributi.

In crescita anche le superfici di barbabietole da zucchero in regime biologico, che si aggirano intorno al 20-30% e che assicurano prezzi più alti rispetto alla coltura tradizionale.