Nei primi 9 mesi del 2024 export agroalimentare mantovano verso Usa: 27 milioni di euro
Un dazio del 25% sulle esportazioni negli Usa potrebbe costare ai consumatori americani fino a oltre 250 milioni di euro in più solo per il cibo e le bevande made in Lombardia, mentre per l’export agroalimentare italiano nel suo complesso la cifra potrebbe arrivare fino ai 2 miliardi di euro, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. È quanto afferma la Coldiretti regionale in relazione alla minaccia del presidente degli Stati Uniti di imporre tariffe aggiuntive sulle merci europee.
Per l’agroalimentare lombardo – continua la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat – gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco dopo quelli di Francia e Germania, ma sono il primo partner extra UE.
Il dato mantovano. Nei primi tre trimestri del 2024, specifica Coldiretti Mantova, l’export della provincia verso gli Usa ha sfiorato i 27 milioni di euro nel comparto dell’agroalimentare, in crescita del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando il valore delle esportazioni di cibi e bevande made in Mantova si fermò di poco sopra i 25 milioni di euro (fonte: elaborazione Coldiretti Mantova su dati Istat).
Se i dazi dovessero interessare l’intero agroalimentare italiano – spiega Coldiretti Lombardia – si corre il rischio di una vera e propria stangata, che farebbe calare gli acquisti da parte dei consumatori americani. Tra i prodotti agroalimentari lombardi più esportati negli Stati Uniti – prosegue la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat – ci sono le bevande, i prodotti lattiero-caseari, le carni lavorate e i prodotti a base di carne, i prodotti da forno, gli oli e i grassi vegetali e animali.
“Quello dei dazi annunciati dal presidente Usa Trump nei confronti dell’Unione europea è un tema che ci preoccupa fortemente e ad oggi non abbiamo ancora strumenti certi per capire come impatterà sulle nostre produzioni lattiero casearie. Di certo non viviamo a cuor leggero la situazione, anche perché i risvolti rischiano di andare ben oltre le esportazioni, ma minacciano alle fondamenta quanto di buono siamo riusciti a costruire in questi anni: rapporti commerciali basati sulla fiducia”. Con queste parole il presidente del Consorzio Latterie Virgilio, Paolo Carra, commenta il rischio dazi e la politica commerciale internazionale che il presidente americano Trump ha annunciato e che potrebbero avere ripercussioni ad ampio raggio, visto che in questi giorni verranno applicate dagli Usa tariffe daziarie più elevate anche nei confronti di Canada, Messico e Cina, alle quali i paesi interessati risponderanno a loro volta con l’aumento di dazi, rischiando di mandare in tilt gli scambi mondiali, anche in ambito di materie prime agricole e agroalimentari. Per il Consorzio Virgilio l’export di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e altri prodotti lattiero caseari ammonta ad alcuni milioni di euro. “Oltre ai dazi del 25% bisogna considerare altre variabili, come ad esempio l’evoluzione del dollaro in rapporto con l’euro, ma anche la reazione dei consumatori americani – prosegue Carra -. Forse potrebbero essere maggiormente penalizzati prodotti come il mascarpone rispetto alle grandi Dop come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, ma di sicuro le barriere tariffarie costituiscono un ostacolo agli scambi internazionali”.
“L’imposizione dei dazi sulle nostre esportazioni agroalimentari è uno scenario che ci preoccupa – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – Per questo crediamo che debbano essere messe in campo tutte le necessarie azioni diplomatiche per scongiurare una guerra commerciale che danneggerebbe cittadini e imprese europee e americane”.
Resta da capire – conclude Coldiretti – quale potrebbe essere la ritorsione dell’Unione Europea all’eventuale imposizione dei dazi Usa. Alla mossa della prima presidenza Trump, l’Europa aveva risposto apponendo tariffe aggiuntive del 25% su una serie di prodotti simbolo del made in Usa agroalimentare come ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane, oltre a salmone, noci, pompelmi, vaniglia, frumento, tabacco, cacao, cioccolato, succhi di agrumi, liquori come vodka e rum.