In mezz’ora caduti oltre 60 millimetri di pioggia, colture a mollo o distrutte
Bomba d’acqua e intense grandinate oggi pomeriggio nel Basso mantovano, da Revere a Quistello, da Ostiglia a Sermide e Felonica, ma anche a Schivenoglia. A farne le spese i centri abitati, ma anche le campagne, sommerse dal violento nubifragio che ha attraversato tutta la provincia, accanendosi però nell’area del Basso mantovano e del Destra Secchia. È quanto rileva Coldiretti Mantova, che ha già attivato tutti i recapiti zonali e i tecnici per raccogliere le segnalazioni del mondo agricolo.
“Fra campi allagati, terreni pieni, canali che non sono fisicamente in grado di drenare l’ingente quantità di acqua, gli agricoltori sono in difficoltà – dichiara Pier Paolo Morselli, presidente della cooperativa ortofrutticola Corma e imprenditore agricolo di Ostiglia legato a Coldiretti -. Normalmente le precipitazioni medie dell’area si aggirano sui 700 millimetri in un anno, in una settimana ne sono scesi oltre 200”.
A farne le spese, nel territorio di Malcantone e Santa Croce di Sermide, in particolare, meloni, cocomeri e zucche, in alcune zone pesantemente crivellate dalla grandine, che ha compromesso parte della produzione.
“In trenta minuti di inferno sono precipitati oltre 60 millimetri di acqua – commenta Paolo Bassi, agricoltore con l’azienda a Caposotto di Sermide -. Si è allagato qualche campo, ma per fortuna per circa 500 metri ho evitato la furia della grandine: dove ha colpito, in 7-8 minuti, ha fatto disastri, maciullando i prodotti a terra”.
Accanto ai sinistri, non si contano i rallentamenti delle operazioni in campo, con buona parte della soia ancora da seminare.
Per la conta dei danni è ancora presto, si dovranno attendere i prossimi giorni per capire l’entità del disastro. Nel frattempo, Coldiretti Mantova è operativa per ricevere le segnalazioni e rilevare le aziende danneggiate dal clima tropicale.