Coldiretti Mantova: stagione senza stress 

Il meteo di maggio ha ritardato in parte le semine 

Dita incrociate e un occhio al meteo per le ultime due settimane che separano alla raccolta, ma per il riso si profila una campagna soddisfacente. Lo rivela Coldiretti Mantova, dopo un sondaggio con i propri risicoltori. La campagna risicola, ricorda Coldiretti Mantova, è partita in ritardo con semine in buona parte posticipate per il susseguirsi di due fattori climatici. In prima battuta la siccità, con le conseguenti strategie definite correttamente dal Consorzio di bonifica di secondo grado Mincio, insieme con gli enti consortili Territori del Mincio e Garda Chiese, che hanno cercato di trattenere il più possibile l’acqua nel Lago di Garda, riducendo il deflusso alla diga di Salionze per non depauperare il bacino lacustre in caso di siccità prolungata. Successivamente, le abbondanti precipitazioni di maggio hanno costretto i risicoltori a rinviare di qualche settimana la semina.

Alcuni agricoltori hanno scelto la semina in asciutta, con riempimento successivo dei campi, la maggior parte dei produttori ha invece optato per l’attesa, seminando nella seconda metà di maggio. “L’andamento stagionale è stato molto equilibrato, con temperature che solo in qualche fase di agosto sono state al di sopra della media e con ridotta escursione termica con la notte – spiega Andrea Casarotti, produttore con circa 30 ettari a Canedole fra Vialone Nano e Carnaroli -. Nei prossimi giorni andremo ad asciugare le risaie e prevediamo di raccogliere ai primi di ottobre, di fatto con pochi giorni di ritardo rispetto ai calendari standard degli ultimi anni”.

Impossibile sbilanciarsi in termini di rese in campo, ma la voce è concorde: la coltura in acqua non ha subito stress e all’aspetto sembra promettere bene.

“Abbiamo seminato in asciutta lo scorso 18 maggio e a fine mese partiremo a raccogliere – fa eco Nicola Valli, risicoltore di San Giorgio che vende il prodotto sui mercati di Campagna Amica -. Speriamo di non avere sorprese dal meteo nei prossimi dieci giorni. Confidiamo in una buona campagna, anche sul piano dei prezzi, dopo la flessione registrata nel corso dell’estate”.

Resta sullo sfondo l’incognita dei consumi e dei prezzi al consumo, inevitabilmente destinati a crescere anche per effetto dell’inflazione e c’è chi incrocia le dita per scongiurare un calo di gradimento fra i consumatori, gli agriturismi e i ristoranti, anche se - trattandosi di un prodotto versatile in cucina, adatto anche a chi è celiaco o intollerante al glutine e, comunque, ancora economicamente sostenibile – il riso risulta essere un prodotto vincente e versatile in tutte le stagioni e in mille modi.

Quella che sembra essere una moda destinata a ridimensionarsi in cucina è l’utilizzo di riso a lunga stagionatura, in passato nelle cucine di molti chef, anche stellati, ma che per gli indirizzi della ristorazione (non soltanto locale) appare in questa fase meno diffusa.

Resta invece alta l’attenzione verso i cambiamenti climatici, puntualizza Coldiretti Mantova. Se nel 2023 non vi sono stati problemi con la gestione dele risorse idriche e le risaie hanno potuto procedere con sommersioni corrette e in grado di difendere la coltura anche nelle fasi in cui le temperature sono state elevate, gli operatori puntano a tutelarsi nel caso in cui si possa ripetere una stagione particolarmente funesta come quella dell’anno scorso, con temperature particolarmente elevate e disponibilità idrica ridotta.

"Spazio dunque agli incontri" – dice Francesco Parise, produttore di riso di Porto Mantovano iscritto a Coldiretti - per approfondire tecniche agronomiche e di gestione colturale a basso impatto e riflettori puntati sulle varietà di riso del futuro, individuate fra quelle a minore necessità idrica.