Prezzi in crescita per latte spot, burro, Grana Padano e Parmigiano Reggiano
I prezzi del latte crudo spot (quello cioè commercializzato sul mercato con contratti non superiori ai tre mesi) a inizio settimana hanno registrato un balzo dell’8% in Borsa merci a Verona, una delle piazze di riferimento nazionale per le quotazioni della materia prima, insieme a Milano, dove la crescita dei listini rispetto alla settimana precedente è stata del 6,9% (fonte: Clal). Se nel complesso non è il mercato del latte spot a rappresentare la principale variabile per delineare lo stato di salute del comparto lattiero caseario, le prospettive per il settore sono positive. Così afferma Coldiretti Mantova, sulla base dei principali indicatori economici del mercato.
Produzione di latte in crescita a Mantova. “Negli ultimi anni – afferma il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani – abbiamo assistito a una contrazione del numero degli allevamenti da latte, mentre la produzione è aumentata. Un trend che prevediamo si manterrà anche per i prossimi anni”. Intanto, nel 2024 le consegne di latte sono aumentate in Lombardia +3,43% nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo del 2023. Mantova si è tenuta in scia, registrando un incremento del 2,09% tendenziale, che ha portato a superare le 190.200 tonnellate nel primo bimestre.
Scenario positivo per le due grandi Dop casearie. Il mercato in questa fase sta sorridendo per il Grana Padano sia fresco che stagionato, con valori di 9,43 euro al chilogrammo per il prodotto a 10 mesi (+6,8% rispetto a maggio 2023) e di 10,93 euro per il Grana Padano Riserva a 20 mesi (+5,81% rispetto a 12 mesi fa). Fase positiva anche per il Parmigiano Reggiano, “più con riferimento al prodotto fresco che alle stagionature più lunghe, con mercuriali più alte del 5,2% sullo stesso periodo del 2023 per il prodotto a 12 mesi”, riconosce Paolo Carra, membro di giunta di Coldiretti Mantova e presidente del Consorzio Virgilio, cooperativa di secondo grado reduce da un Cibus di successo con nuovi packaging presentati e nuove ricette per la valorizzazione dei prodotti freschi come mascarpone, burro e panna.
Anche l’export dei due prodotti sta tirando. Gli ultimi dati disponibili sono riferiti a gennaio 2024, con un boom delle vendite oltre confine nell’ordine del 24,6% e proiezioni interessanti anche per i mesi successivi, alla luce di una sostanziale stabilità produttiva a livello lattiero caseario in Ue e magazzini, precisa Kristian Minelli, vicepresidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano in quota Coldiretti e allevatore a San Benedetto Po, che “mostrano volumi in contrazione”.
Boom per il burro. Con valutazioni sulle montagne russe, le materie grasse si sono apprezzate negli ultimi mesi, tanto da segnare in Borda merci a Milano valori medi di 5,73 €/kg, più elevati del 29,64% rispetto a maggio 2023 (fonte: Clal).
Aziende agricole sotto pressione. Nonostante i dati positivi di mercato e le proiezioni delle prossime settimane che invitano ad essere ottimisti, sulle aziende agricole a indirizzo lattiero pesano in parte i costi produttivi, che si sono mantenuti più elevati rispetto alla fase pre-Covid, ma anche il costo del denaro, “che si mantiene alto, per quanto nei mesi scorsi avessero ventilato alla volta di mrazo-aprile una discesa dei tassi, che ancora non si è vista”, dice Minelli.