EXPORT NEI PAESI TERZI VALE 7 MILIONI DI EURO (+25,6% SUL 2023)
La pubblicazione del bando per la promozione del vino nei Paesi terzi rappresenta un sostegno importante per un settore che proprio ai mercati extra Ue destina sei bottiglie su dieci tra quelle esportate, per un valore nel 2024 di 4,9 miliardi e un importante potenziale di ulteriore crescita. Lo afferma la Coldiretti, commentando l’annuncio del ministero dell’Agricoltura, relativo al via alla nuova misura dell’Ocm Vino, con una dotazione di 98 milioni di euro. Una novità importante per le imprese che cade in un momento delicato per il Vigneto Italia, tra le incognite legate alla guerra dei dazi, l’aumento dei costi di produzione e i tentativi di criminalizzare ingiustamente un alimento che rientra a pieno titolo nella Dieta Mediterranea.
A livello mantovano, l’export di vino nei Paesi extra Ue nel 2024 ha sfiorato i 7 milioni di euro, in crescita del 25,6% rispetto all’anno precedente, secondo le elaborazioni di Coldiretti Mantova su dati Istat.
Se i primi segnali dell’export nel 2025 vedono il segno positivo, lo spettro dei dazi di Trump alimenta l’incertezza delle cantine, considerato che proprio quello Usa è il primo mercato di riferimento in valore.
A minacciare i record del vino italiano sono anche le infondate campagne di criminalizzazione. Proprio grazie all’impegno del Governo su iniziativa di Coldiretti e Filiera Italia era stato sventato il rischio che il vino potesse essere penalizzato proprio nei programmi di promozione Ue.
E anche la battaglia contro l’idea di apporre delle etichette allarmistiche sta dando i suoi frutti, con le rassicurazioni arrivate dai Commissari europei Hansen e Varhelyi nel recente incontro con Coldiretti al Vinitaly, mentre l’Irlanda, il Paese che aveva lanciato l’iniziativa di apporre scritte terroristiche sulle bottiglie, sembra intenzionata alla marcia indietro.
Secondo l’analisi Coldiretti il fatturato del vino italiano ammonta a oltre 14 miliardi di euro, con 241mila imprese viticole che gestiscono una superficie di 675mila ettari. Veneto, Sicilia e Puglia sono le regioni con la maggiore superficie vitata. Un settore importante anche dal punto di vista occupazionale con 1,3 milioni di persone impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività collegate.