14 Settembre 2023
14/09/2023 – Pere: produzione di qualità, ma con un calo del 70% 

Pesano i cambiamenti climatici e ora anche il Nord Europa spinge sulla coltivazione 

Prezzi alle stelle, produzioni scarse. Per le pere sarà un’annata a due velocità, rileva Coldiretti Mantova, con raccolti decimati dai colpi violenti di un clima impazzito, che ha duramente colpito le pomacee con una serie di eventi catastrofali in successione: gelo e brina lo scorso aprile, nella fase più delicata della fioritura, grandinate a partire da giugno con l’apice raggiunto a metà luglio con una pioggia di ghiaccio dal sapore biblico, per non dimenticare gli attacchi di alternaria e cimice asiatica.

Il risultato è un crollo produttivo che è stato intorno al 70%, con picchi negativi di perdita pressoché totale dove grandine e trombe d’aria hanno scosso il frutteto senza lasciare scampo ai frutti – sintetizza Pier Paolo Morselli, allevatore di Coldiretti Mantova e presidente di Corma, la cooperativa ortofrutticola più importante del Basso mantovano -. La forte preoccupazione è data dal fatto che ormai siamo di fronte a eventi climatici e ad agenti patogeni che non possono più essere catalogati come eccezionali, in quanto si ripetono di anno in anno”.

E così, se con il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia la collaborazione con agricoltori, agronomi, realtà cooperative del territorio si è instaurato un rapporto di fiducia e collaborazione che sta portando i primi risultati anche sul fronte della ricerca, i nodi da risolvere restano da un lato gli accessi agli strumenti legati all’innovazione tecnologica come i cannoni anti-gelo e anti-brina (“La Regione Emilia-Romagna ormai da alcuni anni pubblica bandi per l’acquisto di attrezzature anti-brina, potrebbe essere un aiuto particolarmente apprezzato anche sul territorio lombardo”, suggerisce Morselli), mentre dall’altro sono i rapporti con le assicurazioni, che comprensibilmente faticano ad assumersi i rischi meteo che si stanno trasformando di fatto in appuntamenti certi nel calendario stagionale.

La qualità del prodotto raccolto in una campagna che si sta avviando rapidamente alla conclusione è altissima per le pere e i prezzi – rileva Coldiretti Mantova – si sono adeguati, con una parabola ascendente, che oscilla da 1 euro al chilogrammo per le pere di varietà William, fino a raggiungere 1,90 al chilo con la varietà Abate. E i listini regalano soddisfazioni anche ai produttori che conferiscono all’industria per la produzione di succhi, storicamente una destinazione decisamente meno remunerativa rispetto alla vendita del prodotto alla Grande distribuzione organizzata o ai mercati generali.

Sul fronte dell’export, il primo semestre dell’anno a livello nazionale ha segnato un incremento del +71% in valore e del +89% in volume, secondo le elaborazioni Monitor Ortofrutta Agroter su dati Istat. Numeri che potrebbero risentire di una flessione con il nuovo raccolto, penalizzato in quantità anche per le forti perdite di pere in seguito all’alluvione che ha colpito la Romagna, una delle aree maggiormente vocate.

A livello europeo – specifica Morsellii cambiamenti climatici stanno portando sempre più a Nord la coltivazione di pere, con Belgio e Olanda sempre più intenzionati a investire sul pero in maniera professionale e orientata alla conquista dei mercati interni ed esteri. In prospettiva, significa avere dei nuovi competitor agguerriti, che potrebbero erodere quote di mercato alle pere italiane”.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi