21 Maggio 2012
TERREMOTO: OLTREPO’ MANTOVANO E DESTRA SECCHIA LE AREE PIU’ COLPITE E GEOGRAFICAMENTE PIU’ VICINE ALL’EPICENTRO.

Nessun danno grave alle strutture agricole, anche se permane l’allerta per il prorogarsi delle scosse. Due fienili inagibili a Sermide e un’abitazione rurale inagibile a Felonica.
Danni ingenti nei depositi del formaggio in alcuni caseifici.

Dalle prime ore del mattino i tecnici della Protezione Civile stanno sondando il territorio per un controllo e una prima analisi delle strutture produttive e delle abitazioni del destra secchia, dopo le scosse sismiche registrate ieri mattina all’alba.
Al momento non sono calcolabili i danni alle strutture – afferma Paolo Carra presidente della Coldiretti mantovana – dopo un incontro avvenuto con la dirigenza Coldiretti, per fare il punto sulla situazione post terremoto nel territorio mantovano. I danni maggiori riguarderebbero il settore lattiero-caseario, soprattutto per quanto riguarda le oltre 250mila forme di Grana Padano e di Parmigiano Reggiano stipate nei magazzini. Un danno di oltre 75milioni di euro, per il solo territorio mantovano. Nel complesso sono oltre 100mila le forme di Grana Padano rovinate, presenti nei magazzini di stagionatura delle Latterie Sociale di Porto Mantovano, San Valentino di Marcaria, Santa Maria Formigada di Bagnolo San Vito e nel magazzino MGP di Pegognaga. Sono invece 150mila le forme di Parmigiano Reggiano distrutte delle Latterie Venera Vecchia di Gonzaga, Andreasi e Sociale di Villa Poma e nel magazzino MGP di Pegognaga.
La scossa sismica ha fatto crollare le “scalere” dove vengono riposte le forme in stagionatura, - afferma Carra - mettendo in ginocchio, in alcuni casi, l’intera produzione. Ma il danno è ulteriormente aggravato dal fatto che sarà difficile individuare nuove strutture per la stagionatura. Ci stiamo attivando sul territorio – continua Carra - per recuperare nuove strutture idonee per lo stoccaggio delle forme rimaste integre.
Lesioni anche alle strutture agricole e ai fabbricati rurali (case, stalle, fienili) e alcuni danni anche ai macchinari agricoli. Tra Sermide e Felonica, area geograficamente più vicina all’epicentro sismico, due fienili sono stati dichiarati inagibili dalla protezione civile e un’abitazione rurale è stata fatta sgomberare. Residenti accolti in strutture di emergenza appositamente predisposte nel paese.
Crepe nei fienili, tegole cadute dai tetti delle case e stalle, camini rovinati, cornicioni che si sono staccati, vecchi fabbricati crollati sono segnalati in tutta l’area dell’oltrepò mantovano – destra secchia.
Nessun danno rilevante che possa limitare il regolare svolgimento delle attività agricole e di allevamento – conclude Carra presidente Coldiretti e allevatore di vacche da latte – anche se permane ancora l’allerta visto il moltiplicarsi di scosse, seppur di lieve entità, rispetto a quella registrata nella prima mattinata di ieri.

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