3 Aprile 2025
3/4/2025 – Dazi: L’export alimentare mantovano verso USA supera i 36 milioni di euro nel 2024

Dazi, Coldiretti: per consumatori Usa rincari da 230 milioni su cibo lombardo

Il dazio al 20% su tutti i prodotti agroalimentari Made in Italy, costerà ai consumatori americani un rincaro di oltre 230 milioni di euro solo per cibi e bevande lombarde, che sale a 1,6 miliardi se si considera l’intero export italiano dei prodotti della tavola. È quanto stima Coldiretti Lombardia in merito all’annuncio del presidente americano Donald Trump di imporre tariffe aggiuntive su tutte le merci europee.

Ad essere colpite anche le esportazioni agroalimentari del territorio mantovano. Secondo le elaborazioni di Coldiretti Mantova su dati Istat, nel 2024 sulla rotta oceanica che dalla terra di Virgilio tocca gli States sono transitati beni alimentari vicini a 36,3 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto all’anno precedente.

“L’Unione europea è chiamata a uno sforzo innanzitutto sul piano diplomatico, per evitare di inasprire delle tensioni sul piano commerciale che erano attese, ma si sperava potessero restare sulla carta – commenta il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani -. Anche le esportazioni dell’agroalimentare mantovano subiranno dei contraccolpi in termini molto probabilmente di un calo dei volumi e, purtroppo, temiamo anche sul fronte delle imitazioni, con prodotti di minore valore che potrebbero sostituire gli originali”.

Resta da sciogliere anche il nodo dei mercati alternativi. “Per compensare il prevedibile calo dell’export verso gli Stati Uniti – prosegue Mantovani – bisognerà consolidare altri mercati e aprire nuove strade internazionali, nella consapevolezza che servirà un lavoro profondo di sostegno da parte delle istituzioni per l’agroalimentare europeo, nazionale, mantovano”.

Usa primo partner extra Ue. Per l’agroalimentare lombardo – spiega Coldiretti Lombardia su dati Istat – gli Stati Uniti rappresentano il primo partner extra UE. Tra i prodotti più esportati ci sono le bevande, i prodotti lattiero-caseari, le carni lavorate e i prodotti a base di carne, i prodotti da forno, gli oli e i grassi vegetali e animali.

Un calo nelle vendite – continua Coldiretti – creerà danni alle imprese italiane, oltre ad incrementare il fenomeno dell’Italian sounding. L’aumento dei prezzi degli “originali” porterebbe i consumatori americani a indirizzarsi su altri beni più a buon mercato, a partire dai cosiddetti “italian fake”. Basti pensare che il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa è in realtà prodotto in Wisconsin, California e New York, dal Parmesan al Romano senza latte di pecora, dall’Asiago al Gorgonzola, dalla mozzarella fino al Provolone. Ma il problema riguarda un po’ tutte le categorie, dall’olio d’oliva ai salumi fino a passata e sughi.

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