“La risoluzione approvata da Regione Lombardia con un’ampia maggioranza e che impegna a promuovere l’innovazione e la tecnologia per ridurre le emissioni di gas serra e di ammoniaca negli allevamenti, supportare la ricerca universitaria e i progetti di ricerca e sperimentazione, promuovere l’uso di additivi per il trattamento dei reflui zootecnici e la loro valorizzazione in sostituzione ai fertilizzanti minerali è un primo passo in avanti, che dovrà trovare sostegno anche a livello normativo e attraverso specifiche misure in grado di favorire l’introduzione di tecnologie efficaci”. A dirlo è il presidente provinciale di Coldiretti, Fabio Mantovani, che è anche consigliere di Aral, l’Associazione regionale degli allevatori della Lombardia, da sempre attento al tema della sostenibilità ambientale.
“L’auspicio – prosegue Mantovani – è che si possa approdare a una norma che equipari il digestato e i reflui zootecnici opportunamente trattati ai fertilizzanti di sintesi, consentendo così una più ampia attuazione del percorso di transizione ecologica che già da tempo le imprese agricole stanno compiendo. Come Coldiretti siamo consapevoli che la sostenibilità ambientale deve ispirare le azioni in campo, senza tuttavia dimenticare che le filiere agricole per avere prospettive devono anche poter contare su una corretta redditività e su una sostenibilità di natura economica e sociale”. Quello che è essenziale, per Mantovani, “è evitare di addossare alla zootecnia colpe ambientali che non ha, ma accompagnare il comparto a continuare ad essere virtuoso”.
La risoluzione lombarda. Nei giorni scorsi è stata approvata in Consiglio regionale una risoluzione che impegna Regione Lombardia a sostenere e promuovere l’innovazione e le tecnologie atte a ridurre le emissioni di gas serra e di ammoniaca, derivanti dal settore agro-zootecnico, attraverso la previsione di fondi da assegnare alle aziende agricole sotto forma di incentivo per una corretta gestione degli effluenti.
La risoluzione si pone l’obiettivo anche di prevedere premialità all’interno dei bandi regionali per gli allevatori che adottano pratiche virtuose e soluzioni scientificamente validate atte alla riduzione delle emissioni climalteranti.