Se prima d’ora ci fossero stati dubbi, oggi i risultati sono chiari e li ha presentati nel corso di un convegno digitale Coldiretti Mantova, dopo un percorso analitico con 41 aziende zootecniche: le aziende più sostenibili sul piano ambientale sono anche le più efficienti e, di conseguenza, le più competitive e sostenibili anche in chiave economica, requisito non differibile in quanto “l’agricoltura non è un hobby e i ricavi non sono un optional”, come ha ribadito il professor Gianni Matteo Crovetto, ordinario di Nutrizione e alimentazione animale all’Università di Milano.
“Coldiretti Mantova è in grado di accompagnare le imprese con gli strumenti di consulenza integrale di cui è in possesso, avendo la gestione del fascicolo aziendale e una visione ampia che, accanto agli aspetti economici e fiscali, unisce quelli riguardanti il lavoro, la manodopera, gli aspetti zootecnici, il quadro degli investimenti nella loro totalità – ha spiegato Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Mantova -. Il nuovo servizio che offriamo risponde alla dinamicità delle aziende agricole mantovane, che da sole intercettano un terzo delle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia nell’ambito degli investimenti sostenibili”.
Se la strada percorsa dalle imprese agricole più innovative e attente al mercato indica una propensione ambientale più evidente anche nel Mantovano, “la zootecnia resta un elemento imprescindibile sia sul piano della sicurezza alimentare che sui benefici legati all’economia circolare e al ritorno ambientale, a partire dal sequestro di carbonio e dunque al miglioramento della qualità dell’aria e del suolo”, ha ricordato il prof. Crovetto, che ha illustrato un decalogo di regole per migliorare ulteriormente i bilanci aziendali e le performance degli animali allevati, senza contrastare con il percorso di riduzione dell’impatto ambientale.
C’è spazio anche per dare una spallata alle fake news. “Un aumento dell’efficienza di produzione, anche nei sistemi estensivi o semi-estensivi – ha reso noto il prof. Crovetto - comporta un minore impatto per unità di latte, carne, uova, pesce. Se ben gestito, un allevamento da latte e da carne a porta al terreno, con i reflui, una maggiore fertilità del suolo, riducendo contemporaneamente l’utilizzo di concimi chimici”.
L’iter di consulenza e analisi è stato condotto da Lucia Bellini, responsabile dell’Ufficio tecnico, Sandro Garrò, (Ufficio fiscale) e da Alberto Lombardi, (Ufficio economico) di Coldiretti Mantova. Accanto alla dimensione ambientale è stato perfezionato l’approccio fiscale, spingendo a formulare un bilancio aziendale, “utile per capire il piano di investimenti, dialogare con gli istituti di credito, calcolare utili, ammortamenti, entrate, uscite e flussi di cassa”, declinati - nel convegno seguito sulla pagina Facebook di Coldiretti Mantova – da Paolo Felicetti, dottore commercialista iscritto all’ordine di Perugia.
“Il bilancio aziendale è uno strumento di crescita, che permette un approccio scientifico e costituisce la base di un dialogo fra l’agricoltore, le banche e la società – ha concluso il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra -. Come imprese abbiamo l’onere di guidare il cambiamento e affrontare i temi ambientali per migliorare l’economia e l’ambiente dei nostri territori, ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di guardare avanti, con una proiezione di lungo periodo, dove potremmo dover fare i conti con una carenza di agronomi e veterinari, a scapito dell’efficienza futura delle aziende”.
Domani il secondo convegno online. Domani, venerdì 5 febbraio (ore 10:45), sempre sulla pagina Facebook di Coldiretti Mantova, sarà affrontrato il tema della “Sostenibilità economica degli investimenti in agricoltura: come cambia il rapporto con il mondo bancario”.
Dopo i saluti di Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova, interverranno Marco Bellocchio, specialista del settore Agrario di Intesa Sanpaolo (“Come rendere bancabile un progetto imprenditoriale”); Emanuele Fontana, responsabile del settore Agri-Agro di Crédit Agricole; Francesco Zoni, responsabile del settore gestione Rischio credito di Crédit Agricole (“Nuovi scenari valutativi per le imprese agricole”).