Interverranno Paolo Carra, Presidente di Coldiretti Mantova, Rolando Manfredini, Capo area sicurezza alimentare e produttiva di Coldiretti, e Maria Chiara Bassi, biologa nutrizionista del Dipartimento di prevenzione medica, Servizio igiene alimenti e nutrizione dell’Asl di Mantova, referente mantovana del progetto Diana 5 dell’oncologo Franco Berrino. Un progetto per la prevenzione della recidiva del tumore al seno al quale Coldiretti, soprattutto grazie al gruppo Donne Impresa, si è già avvicinata più volte, anche attraverso l’organizzazione di corsi di cucina ispirati ad alimenti e tecniche salutari.
I relatori parleranno di sicurezza alimentare, intesa nelle due accezioni del termine: accesso al cibo per tutti e mancanza di rischi per la salute. E si spingeranno fino al rapporto che esiste tra il benessere fisico e ciò che si mangia. “Nei paesi occidentali ricchi, soprattutto nel corso dell’ultimo secolo, lo stile alimentare si è progressivamente discostato da quello tradizionale dell’alimentazione dell’uomo – spiega la nutrizionista Maria Chiara Bassi - per privilegiare cibi che un tempo erano mangiati solo eccezionalmente nelle feste, come molti cibi animali, o che non erano neanche conosciuti, come lo zucchero e le farine molto raffinate. Questo brusco cambiamento nei paesi occidentali sembra essere la causa principale dell’obesità e, di conseguenza, dell’aumento di malattie cardiovascolari e non che si presentano talvolta sempre più precocemente nell’arco della vita”.
Con la nutrizionista Bassi si confronterà Rolando Manfredini, il “cacciatore di falsi Made in Italy”. Manfredini ha girato mezzo mondo per scovare bufale e prodotti italian sounding, che sul mercato internazionale stanno portando via quote di mercato alle eccellenze italiane. Ha scoperto i kit per produrre in casa con polveri e semilavorati il finto Chianti, il “pecorino” con latte di vacca, il parmesan e il finocchiono. Alla Millenaria parlerà di salute, sicurezza e sostenibilità. “Temi molto attuali, al centro, tra l’altro, delle trattative per il TTIP, l’accordo internazionale sul commercio fra Europa e Stati Uniti – spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra -. I nostri prodotti sono sicuri, ma non possiamo garantire per gli alimenti che provengono da altri Paesi. Per questo chiediamo che sia sempre ben chiara l’origine delle materie prime in etichetta. La nostra battaglia al Brennero dei giorni scorsi ha dimostrato che molto spesso ciò che porta la scritta Made in Italy è prodotto con materie prime o semilavorati italiani, che in Italia vengono solamente etichettati o impacchettati. E questo è dannoso per i produttori, che si vedono schiacciati da una filiera sproporzionata, ma soprattutto per i consumatori, che rischiano di portare in tavola alimenti di dubbia qualità”.
