Presenti all’assemblea esponenti delle istituzioni tra cui l’Assessore Regionale all’Agricoltura Fava, l’On. Marco Carra PD e l’Assessore provinciale all’Agricoltura Castelli, con cui si è discusso di Pac, Nitrati ed Expo 2015. Conclusioni affidate ad Ettore Prandini, Presidente Regionale Coldiretti.
Si è tenuta questa mattina, presso la sede Coldiretti Mantova, l’Assemblea annuale della Federazione provinciale per l’approvazione del bilancio. All’ordine del giorno la votazione del bilancio consuntivo 2013, il previsionale per l’anno in corso e nella parte straordinaria l’approvazione di alcune modifiche da apportare allo statuto provinciale.
Con voto unanime, gli aventi diritto al voto, hanno approvato il bilancio chiuso con un attivo di 376 mila euro, che per il quinto anno consecutivo, conferma il trend con segno positivo per la maggior organizzazione provinciale che conta 6.050 imprese agricole associate sul territorio.
L’assemblea ha inoltre approvato con voto unanime le modifiche allo statuto provinciale che prevedono, tra le novità più importanti, la durata in carica per il Presidente provinciale per un massimo di 2 mandati consecutivi e la durata degli organi provinciali che passano da 4 a 5 anni.
Alla seduta di approvazione del bilancio, che si è svolta in forma privata, hanno preso parte, oltre al presidente provinciale Paolo Carra, al vice presidente Primo Cortelazzi, al direttore Mauro Donda, i presidenti delle sezioni comunali e i delegati dei movimenti provinciali (giovani, donne e pensionati) a cui si aggiungono i vertici degli enti ed associazioni collegati tra i quali l’istituto Carantani, Terranostra e l’associazione Agri-mercato di Campagna Amica.
Un bilancio che si chiude con numeri importanti e significativi – afferma Paolo Carra Presidente Coldiretti Mantova – che rispecchia il trend positivo delle annate precedenti e che porta la nostra organizzazione a confermare un bilancio solido e in linea con il percorso di risanamento condiviso da tutta la dirigenza. Un risultato sotto l’aspetto economico – conclude Carra – che permette di continuare la nostra opera di riorganizzazione del sistema Coldiretti provinciale, senza gravare sui servizi e sull’operatività della struttura provinciale, mettendo al centro del nostro progetto le imprese agricole.
In seguito, all’assemblea aperta in forma pubblica, hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni tra i quali l’Assessore regionale all’agricoltura On. Gianni Fava, il vice-presidente della Camera di commercio di Mantova Fabio Paloschi, On. Marco CARRA componente della Commissione Agricoltura alla Camera e l’Assessore provinciale all’agricoltura Maurizio Castelli. Sul tavolo i temi di attualità in ambito agricolo tra cui le ultime novità in merito alla Politica Agricola Comunitaria 2014/2020, la Direttiva Nitrati e le produzioni Dop e Igp della nostra provincia, anche in vista dell’esposizione mondiale Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta” sul cibo e l’alimentazione nel mondo.
Apertura dei lavori viene affidata al Presidente provinciale Coldiretti - Paolo Carra, che ha fatto il punto sulla situazione economica, sindacale ed organizzativa del settore agricolo evidenziando che, per garantire un futuro alle imprese, occorre maggior supporto dalle istituzioni e dalla politica nazionale. Le nostre imprese agricole – continua Carra – sanno produrre agroalimentare in modo egregio e le nostre Dop e Igp sono ampiamente riconosciute in tutto il mondo. Dobbiamo crescere dal punto di vista commerciale e dell’aggregazione per poter competere sui mercati dove si trovano prodotti a basso costo ma di qualità inferiore. Anche la nostra organizzazione – conclude Carra – deve organizzarsi per rimanere al passo coi tempi, capire le necessità delle imprese e comprendere le evoluzioni della società e dell’economia globale.
A seguire, nel l’intervento di Maurizio Castelli - Assessore provinciale all’agricoltura, si evidenzia il fondamentale ruolo del settore primario nel garantire cibo ed alimentazione alla società, tenendo in considerazione tre aspetti fondamentali quali la non autosufficienza alimentare del nostro paese, garantire adeguata remunerazione alle imprese agricole ma nel contempo garantire prezzi accessibili ai consumatori.
E sull’importanza dell’alimentazione e nel garantire il cibo per tutti si è espresso Fabio Paloschi, vice-presidente della Camera di commercio di Mantova, sottolineando come il settore agricolo riesca a sottrarsi al perdurare del periodo di crisi perché produce un bene di prima necessità come l’alimentazione. E su questa tematica e con i prodotti di eccellenza mantovani che devono essere moltiplicati gli sforzi nel nostro territorio per presentare la nostra provincia ad Expo 2015 nel migliore dei modi.
A seguire l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura in Lombarda che da sola rappresenta oltre il 20% della produzione agricola nazionale. E le ripartizioni della nuova Politica Comunitaria devono essere rapportate tendo conto del potenziale produttivo di regioni quali la Lombardia e non disperdere contributi verso colture minori. Con i nostri numeri, ha continuato Fava, diventa importante la centralità e il “peso politico” della Lombardia nelle trattative nazionali e comunitarie a favore delle imprese.
Importante arrivare ad una soluzione definitiva dell’annoso problema dei nitrati – continua Fava – anche perché questa norma, se non rispettata, avrà effetti restrittivi sulla condizionalità nella nuova Pac. Occorre ridare “marginalità” alle imprese agricole minori – conclude Fava – ossia veicolare contributi ed aiuti strutturali per garantire, senza assistenzialismi, sviluppo ed innovazione alle aziende minori o poste in aree svantaggiate.
“Sulla Pac non si cambia strada - spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – confermando la tesi di Coldiretti per cui le risorse destinate a sostenere il settore devono essere destinate solo a chi lavora per davvero la terra e non a chi sfrutta l’agricoltura per rendite di comodo. Non va sostenuto chi è agricoltore solo sulla carta, ossia lo 0,2% di quei soggetti “non agricoli” che dalla politica agricola comunitaria ricevono il 15% delle risorse destinate all’agricoltura. Sempre in tema di Pac – continua Prandini – occorre valutare con attenzione come distribuire le risorse senza penalizzare un’agricoltura di grande produttività come quella lombarda. Sul tema nitrati – continua Prandini – nel prossimo incontro col Ministro dell’Ambiente porteremo l’esempio della Lombardia, dati scientifici alla mano, per evidenziare come il settore agricolo abbia responsabilità marginali nell’inquinamento delle falde. La nostra organizzazione è l’unica che si sta muovendo su vari fronti – conclude Prandini – per la difesa del vero Made in Italy e l’importazione di prodotti esteri che magicamente diventano italiani. Un danno economico per le imprese e un inganno per i consumatori. Ecco perché, con le nostre battaglie, siamo diventati la forza amica del paese”.
Alla parte pubblica dell’assemblea hanno partecipato
gli organi della stampa locale che ringraziamo vivamente.